giovedì 2 gennaio - Damiano Mazzotti

I segreti della creatività

"Creatività" è il saggio variegato e molto istruttivo di uno psicologo americano di origine ungherese, che approfondisce la particolare "psicologia della scoperta e dell'invenzione" (www.roiedizioni.it, 2023, 474 pagine).

L'autore di questo saggio è anche il creatore di un classico della psicologia contemporanea: "Flow". Queste pagine approfondiscono molto bene il grande tema molto sottovalutato della creatività (soprattutto in Italia). La teoria del flusso (Flow), cioè dell'esperienza ottimale, serve per capire meglio i vari fenomeni creativi che ci consentono di vivere meglio la vita. In molti casi l'attività che conduce alla classica esperienza ottimale, risulta rischiosa, difficile, causa fatica e sofferenza, ma amplia le capacità personali e garantisce la novità e la scoperta (p. 139).

In ogni caso, per capire meglio la questione creatività, si possono distinguere tre tipi di impiego, in un campo semantico piuttosto ampio: il primo uso "si riferisce a persone che esprimono pensieri non comuni, che sono interessanti e stimolanti (si tratta di persone molto capaci); il secondo uso riguarda le "persone che vivono il mondo con un atteggiamento per certi versi nuovo e originale" (si tratta della creatività soggettiva, p. 37). La terza forma di creatività riguarda persone simili a Leonardo o a Picasso, "che hanno cambiato la nostra cultura, in qualche ambito davvero importante" (le loro attività sono pubbliche, p. 38).

Comunque ci sono due motivi fondamentali che rendono lo studio della creatività molto vantaggioso: "gli esiti della creatività arricchiscono la cultura" e "migliorano la qualità dell'esistenza di tutti noi". La seconda ragione riguarda tutte queste conoscenze, che rendono "più interessante e produttiva la nostra stessa vita" (p. 20). Inoltre la vera creatività è costituita dall'anticipazione e dall'impegno. "L'anticipazione implica disporre di una visione in merito a eventi e questioni che diventeranno importanti prima di chiunque altro"; l'impegno riguarda la "determinazione e convinzione che induce le persone a lavorare al fine di realizzare una certa visione, nonostante i dubbi e lo scoraggiamento" (p. 99). Ma spesso i grandi scopi della vita non sono facili da identificare.

I grandi creativi hanno una personalità veramente complessa: pensano e agiscono "secondo modalità che, nella maggior parte delle persone sono inibite" (p. 76). I creativi non si comportano come una semplice persona, ma parlano e agiscono come una particolare "moltitudine". A volte i creativi possono sembrare ingenui e immaturi. A volte sanno utilizzare bene sia il pensiero divergente che quello convergente. Intuito e razionalità. E spesso producono delle novità (piccole, medie e grandi).

In alcuni casi "La persona creativa è come una sorta di tela bianca sulla quale il consenso sociale proietta qualità eccezionali. Poiché abbiamo bisogno di credere che le persone creative esistano, attribuiamo ad alcuni individui questa illusoria qualità" (da p. 63). Inoltre "molte persone non si rendono conto di trovarsi al centro di una propizia congiuntura spaziale e temporale, e ancora meno sanno cosa fare nel momento in cui maturano tale consapevolezza" (p. 64).

Naturalmente "Sebbene la creatività personale non possa determinare né fama né fortuna, può però generare qualcosa che, dal punto di vista dell'individuo, si rivela ancora più importante: rendere le esperienze quotidiane più vivide, più divertenti, più gratificanti" (p. 420). Noi siamo quello che impariamo e quello che riescono a insegnarci.

L'intelligenza innata riguarda soprattutto le reazioni rapide e declina con il procedere dell'età, mentre l'intelligenza razionale e culturale dipende molto dall'apprendimento: "Implica l'elaborazione di giudizi sensati, il riconoscimento delle somiglianze tra diverse categorie, l'uso dell'induzione e del ragionamento logico... di solito aumentano con il passare del tempo, almeno fino ai sessant'anni di età" (p. 261). L'intelligenza complessiva è una questione molto complessa e varia, che riguarda tutte le capacità umane. E solo poche persone riescono ad attivare l'intuito e l'intelligenza razionale insieme, per operare nel migliore dei modi.

In definitiva noi siamo il risultato di innumerevoli conoscenze e scoperte, accumulate grazie all'ingegnosità di innumerevoli persone. La vera "creatività non è determinata da fattori esterni, ma dalla risoluta determinazione della persona che si dispone per compiere quel che deve essere fatto" (p. 166). Perciò il grande segreto della creatività è la grande curiosità. E "Bisogna anche convincere i giovani che potranno guadagnarsi da vivere, e farsi un nome, adottando la nuova prospettiva" che si è presentata in un determinato campo della società (p. 328).

 

Mihàly Csìkszentmihàlyi è stato uno psicologo ungherese pioniere della psicologia positiva, emigrato negli Stati Uniti a ventidue anni (è nato a Fiume nel 1934, è morto in California nel 2021). Ha insegnato all'Università di Chicago e in California. Tra i suoi scritti segnalo il famoso saggio Flow, venduto in tutto il mondo (https://lucasadurny.com/flow).

 

Nota aforistica - In un certo senso "l'arte e la scienza sono due delle più grandi forme di fuga dalla realtà che gli esseri umani abbiano mai escogitato" (Albert Einstein, p. 83); "Quando curi una malattia puoi vincere o perdere. Quando ti prendi cura di una persona vinci sempre" (Patch Adams); "il mezzo è il messaggio" (Marshall McLuhan; www.agoravox.it/McLuhan-la-s...). Per altro approfondimento molto interessante sulla comunicazione: www.agoravox.it/Mcluhan-e-l-...

Nota particolare - "Tre cose sono importanti nella vita umana. La prima è essere gentili. La seconda è essere gentili. La terza è essere gentili" (Henry James, americano naturalizzato britannico, fratello di William James, filosofo e psicologo). Ogni professionista e "Ogni campo accoglie con favore qualsiasi nuova idea che prometta di espandere il proprio accesso alle risorse rese disponibili dalla società" (p. 392). Anche i medici...

Nota creativa - Sogno. Così sia. Così sarà. Haiku, poesia essenziale giapponese (Made in Me). "I bambini che non hanno imparato a convivere con la propria solitudine" non sono particolarmente creativi (p. 398).

Nota semiseria - L'informatico Alan Kay ha affermato "che l'azienda per cui ha lavorato ha perso decine di miloni di dollari, rifiutandosi di installare una doccia da 14.000 mila dollari in un angolo del suo ufficio, perché la maggior parte delle sue nuove idee sono emerse mentre faceva la doccia" (p. 408).

Nota curiosa - "Gli individui creativi sono, in un certo senso, "infantili"... la loro curiosità appare fresca e briosa anche a novant'anni; si dilettano nell'osservazione di ciò che appare strano e anelano l'ignoto... il loro gioioso appagamento è potenzialmente infinito" (p. 422). Le persone creative hanno una personalità più complessa. Per essere più creativi bisogna provare diversi microambienti sociali: "prestate attenzione alle vostre emozioni e alle vostre reazioni" (p. 434). Einstein (e molti altri), "riteneva che le scoperte davvero importanti, quantomeno nell'ambito della scienza, derivassero dalla riformulazione di vecchi problemi, o dalla scoperta di nuove necessità, piuttosto che dalla semplice risoluzione di problemi già individuati" (p. 121). 



1 réactions


Lasciare un commento