Grave un dissidente cubano in sciopero della fame

Raul Castro programma il suo viaggio in Cina per accordi economici bilaterali, ma nel frattempo la situazione dei dissidenti non migliora. L'attivista Frank Montero, in sciopero della fame da oltre 30 giorni, è stato ricoverato d'urgenza in ospedale. "Le autorità non danno informazioni sullo stato di salute di Montero neppure ai familiari più stretti", riferisce Rolando González, membro dell'organizzazione dissidente Unión Patriótica Cubana, di cui fa parte anche Montero. Lo sciopero della fame dell'attivista è iniziato 36 giorni fa per protestare dopo il suo arresto avvenuto il 19 febbraio, insieme al fratello gemello Daniel, con l'accusa che stava cercando di uscire illegalmente da Cuba. I due fratelli affermano che stavano andando a pesca e non volevano abbandonare l'isola. Frank e Daniel Montero hanno 29 anni e risiedono a Santiago de Cuba. Elizardo Sánchez - attivista per i diritti umani - ha riferito di aver saputo dello sciopero della fame di Montero soltanto 19 giorni fa. A Cuba non è una novità la morte dei prigionieri politici, ma l'opinione pubblica internazionale si limita a sterili condanne e subito dopo tutto continua come prima. Ricordiamo i casi di Orlando Zapata Tamayo e di Wilman Villar Mendoza - entrambi in sciopero della fame - morti rispettivamente nel 2010 e nel 2012.
Domenica per le strade avanere c'è stata la seconda marcia annuale dell'orgoglio gay, che ha visto 30 attivisti sfilare con bandiere e stendardi. Ignacio Estrada, organizzatore dell'evento, afferma che tutto si è svolto senza incidenti, anche se i dimostranti sono stati seguiti dai reparti antisommossa della polizia. A un certo punto Estrada e la moglie, il transessuale Wendy Iriarte, sono entrati in una costruzione con una finestra a sbarre, simile a una prigione. "Vogliamo dire che ci sentiamo prigionieri per via del nostro modo di pensare", ha affermato Estrada, difensore dei diritti gay e dissidente politico.