giovedì 10 gennaio 2013 - Sebastiano Russo

Gratta e perdi: perché con le lotterie vince sempre e solo lo Stato

Quando lo Stato ha bisogno di soldi, s’inventa una lotteria. Basta una buona pubblicità ed il cittadino inerme viene catturato dal gioco d’azzardo. A volte è il gratta e vinci, altre volte è il superenalotto o il Lotto con il numero che non esce su una ruota da non si sa quante settimane… ma quali sono le speranze di vincita effettive che si hanno ogni qualvolta si decide di spendere un euro in una lotteria?

 

Per capire il meccanismo, ad esempio, del gratta e vinci, proviamo ad immaginare un gioco all’incontrario, il “gratta e perdi”. Le regole sono semplici e sono esattamente l’opposto di quelle attuali. Vado in edicola, prendo un biglietto da un euro, gratto e se spunta la scritta “hai perso” ho diritto al mio euro. Ad ogni “grattata” posso guadagnare un euro! C’è però anche la possibilità che a fronte di un euro possa pagarne un milione allo Stato se estraggo la scheda vincente!

Posso rischiare di pagare un milione di euro per guadagnarne uno! Una follia? Non proprio! La probabilità che esca proprio la scheda vincente è così sparuta che si può correre questo rischio. Questo è esattamente quello che fa lo Stato nei confronti dei suoi cittadini con il gratta e vinci, solo che ad ogni nostra giocata incamera per sé quell’euro.

Visto che il gratta e vinci non è poi così conveniente, proviamo a giocare al Lotto. Il gioco più antico che gode della fiducia massima dei cittadini. Poi posso interpretare i sogni, consultare “la Smorfia”… Decidiamo di giocare tre numeri a caso 5, 24 e 69. Ma che probabilità abbiamo di indovinare questo terno?

Utilizzando qualche nozione di calcolo combinatorio tralasciandone la dimostrazione, possiamo concludere che abbiamo una probabilità su 11.748 ovvero 0,000085. Ma ammesso che l’azzecchiamo “il terno al Lotto” dovremo attenderci una ricompensa comparabile con la probabilità, ma così non è. Il terno vale 4.250 volte la posta giocata a pronte di una probabilità su 11.745. Un gioco iniquo, c’è una disparità di trattamento enorme fra il rischio e la vincita che ne possiamo ricavare.

Visto che ci è andata male anche con il Lotto, proviamo con il Superenalotto. Un gioco nuovo, molto accattivante e possiamo vincere cifre straordinarie con il jack-pot. Ma quali sono le probabilità di indovinare una sestina? Tralasciando anche qui i calcoli, si dimostra che abbiamo una possibilità su 622.614.630!

A giocare a Totocalcio, Totogol, Totosei, Totip, Tris, Lotto, Enalotto e Lotterie varie … ci si perde sempre, l’unico vincitore è lo Stato che utilizza l’ignoranza dei suoi cittadini in campo matematico ed approfitta dei sentimenti di cambiamento facile che si annidano nell’animo delle persone più deboli ed indifese.

Bisogna partire dal presupposto che il “banco vince sempre”! Chi propone un gioco d'azzardo ha sempre più probabilità di vincere rispetto a chi scommette. Ritornando alla matematica, si definisce probabilità il rapporto tra il numero di casi favorevoli al suo verificarsi e il numero di tutti i casi possibili. Nel caso del gioco “testa o croce” la probabilità che esca la prima è una su un totale di due, quindi il 50%. Un gioco si definisce equo quando la probabilità di vincere moltiplicata per il possibile guadagno è uguale alla posta da versare. Prendendo come esempio il lotto, il singolo numero ha una probabilità su 18 di essere estratto e per questo la quota scommessa dovrebbe essere pagata 18 volte, ma in realtà il giocatore guadagna solo 11 volte tanto. Anche nella roulette, il gioco considerato più “ equo “, se puntiamo sul rosso o sul nero non veniamo pagati giustamente (2,05 volte tanto), ma solo il doppio: infatti è presente lo zero che favorisce il croupier poiché non rientra in nessuna delle categorie possibili.

Con il gioco d’azzardo non ci si può assolutamente arricchire. Si può anche sperare, ma comprare un biglietto o comprarne cento fa poca differenza in termini di probabilità. Se proprio vogliamo coltivare un sogno, lo possiamo fare anche con pochissimo.

 

Quando giochiamo la combinazione:

abbiamo una probabilità di vincere di

Ma, in caso di vincita, ci viene pagata soltanto una cifra uguale alla posta giocata moltiplicata per

Estratto semplice

1/18

11,232

Ambo

2/801 (circa 1/400)

250

Terno

1/11.748

4250

Quaterna

1/511.038

80.000

Cinquina

1/43.949.268

1.000.000

 

 



2 réactions


  • (---.---.---.86) 10 gennaio 2013 18:20

    Ehmm.., stato truffaldino! Bravo all’ inserzionista! L’ utente gioca poco ma gioca, e lo stato fa i soldi! Mah!


  • (---.---.---.82) 13 gennaio 2013 10:53

    Ha ragione. Piuttosto, a preoccupare è un’altra cosa: perché il cittadino, se si illude di essere in una democrazia, non pretende dallo stato di avere un dettagliato resoconto del destino che riserva a quegli introiti? O è democrazia soltanto quando lo stato ficca le mani nelle tasche della gente?


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