martedì 8 gennaio 2019 - Marco Barone

Golden Globe a Rami Malek? Occasione per parlare dei diritti delle persone LGBTQI violati in Egitto

Il 2018 è stato l'anno dei Queen. Con il film Bohemian Rhapsody e con Londra che ha dedicato la sua storica via di Carnaby a questo immenso gruppo, con alcune frasi storiche tratte dal film, e con un piccolo spazio museale dove potevi vedere testi autentici firmati dal gruppo scritti a mano o la batteria storica del gruppo che ha fatto sognare il mondo ed ha cercato di abbattere ogni barriera.

Quelle barriere che lo stesso Rami Malek, nato in America ma di origini egiziane, ha dovuto affrontare temendo le reazioni anche della sua famiglia, che non ebbero luogo comunque, quando interpretò il ruolo maggiore in The War at Home, un ragazzo gay. Ed ora, con il film che ha battuto decine di record, sicuramente, potrà aiutare ad affrontare in Egitto quel problema che esiste contro le persone omosessuali e non solo. In un Paese che dopo i fatti del 30 giugno del 2013 si è visto precipitare con un colpo di stato in un regime che reprime diritti, ivi inclusi quelli delle persone LGBTQI. 
 
Persone gay, lesbiche, trans, intersex che in Egitto continuano a subire diverse forme di vessazioni da parte dello Stato, in particolare mediante il ricorso a campagne diffamatorie e ad azioni giudiziarie. Ed il Parlamento europeo nella sua ultima risoluzione contro l'Egitto ha con fermezza condannato "le continue restrizione imposte ai diritti democratici fondamentali, chiedendo che si ponga fine a tutti gli atti di violenza, istigazione, incitamento all'odio, vessazione, intimidazione,alle sparizioni forzate o alla censura nei confronti di difensori dei diritti umani, avvocati, manifestanti, giornalisti, blogger, sindacalisti, studenti, attivisti impegnati a favore dei diritti delle donne, persone LGBTQI, organizzazioni della società civile,oppositori politici e minoranze,compresi i nubiani, da parte delle autorità statali, delle forze e dei servizi di sicurezza e di altri gruppi in Egitto".
 
Insomma, il prestigioso premio conseguito da Rami Malek con il Golden Globe come miglior attore protagonista per aver interpretato Freddie Mercury in 'Bohemian Rhapsody',visto che in Egitto potrebbe diventare motivo di vanto, forse, potrà essere certamente l'occasione giusta per accendere i fari sulle violazioni dei diritti che accadono in Egitto contro le persone LGBTQI.
 
Marco Barone 



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