martedì 19 aprile 2022 - marina bontempelli

Gli dèi sono lontani. Giuseppe Sinopoli: una biografia il libro che narra e fa conoscere profondamente il grande musicista

Ulrike Kienzle è l’autrice della prima biografia italiana dedicata al maestro veneziano Giuseppe Sinopoli

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In un’atmosfera raccolta di memoria e riconoscenza, appuntamento il 13 aprile 2022 per la presentazione del volume dedicato alla vita di Giuseppe Sinopoli nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, una delle quali è proprio intitolata a lui, scomparso ventuno anni fa, il 20 aprile del 2001 a Berlino.

Un libro che narra e fa conoscere intimamente il musicista che continua a mancarci dopo tanti anni, perché era un personaggio strano, lontano dalle modalità di relazione facili e consuete, nonché coltissimo. Le sue competenze di medico, musicista e archeologo sono tutte riconducibili ad un’indagine del profondo connaturata nella sua personalità. Il suo punto di vista riguardo la musica, quale ideale di purezza, espressa nella frase “Il nostro compito di musicisti è rendere sopportabile la vita agli altri e a noi” rivela una ricchezza spirituale oltre che umana ed intellettuale trasmessa anche attraverso il sentimento di compassione, quel senso di empatia profonda con il prossimo, non solo col simile, cosa assai più comune, che si concretizzò per esempio nell’esperienza venezuelana, ancora prima di Claudio Abbado.

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Al tavolo dei relatori Michele Dall’Ongaro, presidente e sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma; lo scrittore e critico musicale Sandro Capelletto, musicologo e scrittore; Silvia Cappellini Sinopoli, e il sovrintendente della Fondazione Teatro La Fenice Fortunato Ortombina. Attraverso un toccante video-messaggio l’autrice, la musicologa Ulrike Kienzle ha raccontato le tappe del suo lavoro e l’ammirazione per il Sinopoli uomo e artista.

Il volume Gli dèi sono lontani. Giuseppe Sinopoli: una biografia (traduzione italiana di Clemens Wolken, collana l’Arte armonica Serie III, 2021, pp. 650, € 40,00) ripercorre la vita dell’artista e dell’uomo, la carriera musicale e la passione per l’archeologia. La giovinezza, gli studi di medicina, quelli musicali al Conservatorio di Venezia e l’incontro con Maderna e Donatoni, l’attività di compositore, la carriera di direttore d’orchestra, la carica di direttore principale dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (1983-1987) e della Philharmonia Orchestra di Londra. E ancora, nel volume sono documentati con dovizia di particolari la sua esperienza al Festival di Bayreuth, la direzione artistica e musicale al Teatro dell’Opera sul finire degli anni Novanta e gli anni trascorsi sul podio della Staatskapelle di Dresda.

A conclusine dell’incontro, Silvia Cappellini Sinopoli ha eseguito al pianoforte brevi pezzi composti dal marito.

Un volume di grande valore, non necessariamente solo per addetti ai lavori, per conoscere ed approfondire la vicenda musicale e umana del maestro che si autodefiniva “non italiano, ma di Venezia” e vale a dire cittadino del mondo.

Marina Bontempelli

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