lunedì 2 maggio 2022 - Marco Barone

Gli anni neri nella Venezia Giulia e l’aggressione fascista subita dal deputato della Costituente Pratolongo

Uno studio sul deputato Giordano Pratolongo e sull'aggressione fascista subita a Monfalcone negli anni, quelli immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale, dove la Venezia Giulia venne caratterizzata da violenze di stampo nazionalistico a dir poco incredibili.

 Cinquecento giorni di violenza, attentati, sparatorie, feriti, e aggressioni, tra cui quella che interesserà il parlamentare comunista Pratolongo, che, a causa dell'attacco squadrista subito nei pressi della Stazione di Monfalcone da una ventina di squadristi, vedrà peggiorare ulteriormente le proprie condizioni di salute tanto che fu costretto anche a produrre le dimissioni da deputato, per morire, a causa dell'aggravarsi delle condizioni di salute, nel 1953, pochi giorni prima della morte di Stalin. Quella del triestino Giordano Pratolongo fu una vita breve, ma intensa e ricca di impegno politico. Fin dall'età di quattordici anni si dedicò attivamente all'impegno politico aderendo ad un Circolo giovanile socialista, partecipò all'attività degli Arditi Rossi per la difesa delle sedi del partito, della Camera del Lavoro e del giornale "Il Lavoratore". Iscritto al Partito Comunista sin dalla sua nascita, ma la sua attività politica continuò non solo in Italia ma anche all'estero, confermando la visione internazionale che aveva Pratolongo, credendo fermamente nell'unità internazionale del proletariato, andando oltre gli sterili nazionalismi, visione che cercherà di portare anche sulla delicata questione della Venezia Giulia in relazione alla contesa tra Jugoslavi e Italiani. Fu tante cose, Pratolongo, operaio, partigiano, comunista, deputato della Costituente, conobbe la violenza del confino e della detenzione fascista. Uno studio che vuole aiutare a contribuire a valorizzare e ricordare la figura di un parlamentare che rischiò di fare la fine di Matteotti, non a caso venne aggredito proprio a ridosso dell'anniversario di Matteotti, contestualizzando il complesso e difficile periodo storico in cui si consumò la sua aggressione, riaccendendo un faro di luce su violenze consumatosi nell'Isontino e passate nel dimenticatoio negli ultimi decenni.

Il testo della ricerca è disponibile a questo LINK




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