martedì 18 settembre 2012 - UAAR - A ragion veduta

Glen Doherty: combatteva i fondamentalisti cristiani, lo hanno ucciso i fondamentalisti musulmani

Con­ti­nua­no le pro­te­ste nel mon­do isla­mi­co per il film ‘bla­sfe­mo’ sul pro­fe­ta Mao­met­to. Dopo le ma­ni­fe­sta­zio­ni al Cai­ro, in Egit­to, e l’as­sal­to del con­so­la­to Usa a Ben­ga­si in Li­bia, la mo­bi­li­ta­zio­ne si è al­lar­ga­ta ad al­tri pae­si in un ve­nerdì ‘di rab­bia’. In­te­gra­li­sti isla­mi­ci che han­no cau­sa­to scon­tri an­che a Ka­bul in Af­gha­ni­stan in al­tre città, tra le qua­li Tu­ni­si, Khar­toum in Su­dan, Tri­po­li del Li­ba­no.

E il ri­schio è che si ab­bia una li­mi­ta­zio­ne ul­te­rio­re dei di­rit­ti, nel nome del­la di­fe­sa del sa­cro. La pri­ma­ve­ra ara­ba ri­schia di tra­sfor­mar­si de­fi­ni­ti­va­men­te in un ri­gi­do in­ver­no in­te­gra­li­sta. Ol­tre al rin­no­va­to at­ti­vi­smo dei fa­na­ti­ci of­fe­si dal film — pro­dot­to, si sco­pre, dal cri­stia­no cop­to Na­kou­la Bes­se­ley Na­kou­la – ci sono da se­gna­la­re al­tri epi­so­di, ap­pa­ren­te­men­te se­con­da­ri ma pre­oc­cu­pan­ti per la pie­ga che po­treb­be pren­de­re.

Come l’au­men­to del­la ta­glia che pen­de tut­to­ra sul­la te­sta del­lo scrit­to­re Sal­man Ru­sh­diegià con­dan­na­to da una fat­wa au­to­re­vol­men­te emes­sa dall’aya­tol­lah ira­nia­no Ru­hol­lah Kha­me­nei dopo la pub­bli­ca­zio­ne del li­bro "The Sa­ta­nic Ver­ses". Se­con­do l’aya­tol­lah Has­san Sa­neii, capo del­la fon­da­zio­ne isla­mi­ca 15 Khor­dad, Ru­sh­die è la cau­sa ori­gi­na­ria del­le of­fe­se all’islam: “Se la con­dan­na a mor­te fos­se già sta­ta com­piu­ta, non avrem­mo as­si­sti­to alla pub­bli­ca­zio­ne di ca­ri­ca­tu­re, ar­ti­co­li e film”. Una ven­det­ta tra­sver­sa­le che pun­ta a sof­fo­ca­re la li­bertà di espres­sio­ne e che vor­reb­be col­pi­re un apo­sta­ta per edu­car­ne (mol­ti più di) cen­to.

In­tan­to in Egit­to un at­ti­vi­sta ateo ven­ti­set­ten­ne, Al­ber Sa­berè sta­to ar­re­sta­to per aver po­sta­to sul­la pa­gi­na Fa­ce­book di non cre­den­ti che am­mi­ni­stra il vi­deo in­cri­mi­na­to. Ve­nerdì, quan­do si è spar­sa la no­ti­zia, una fol­la ha cir­con­da­to la sua casa. La po­li­zia, chia­ma­ta dal­la ma­dre, ha ar­re­sta­to il gio­va­ne. Che è sta­to rin­chiu­so in una cel­la pie­na di al­tri de­te­nu­ti, ai qua­li sa­reb­be sta­to co­mu­ni­ca­to che Sa­ber ha ‘in­sul­ta­to’ l’islam, allo sco­po di aiz­zar­li. E in­fat­ti sa­reb­be sta­to at­tac­ca­to e fe­ri­to dai com­pa­gni di cel­la.

Non sono note le sue con­di­zio­ni, ma il pe­ri­co­lo che su­bi­sca ri­tor­sio­ni e che la sua stes­sa vita sia a ri­schio è for­tis­si­mo. Per te­ne­re alta l’at­ten­zio­ne sull’en­ne­si­mo ar­re­sto di un ateo — dopo quel­li tri­ste­men­te ana­lo­ghi in Tu­ni­sia e In­do­ne­sia — su in­ter­net è nata una mo­bi­li­ta­zio­ne per chie­der­ne il ri­la­scio.

An­co­ra mor­ti, di­stru­zio­ne e ar­re­sti cau­sa­ti quin­di dall’odio re­li­gio­so, che già l’Iheu ave­va de­nun­cia­to. Ma c’è an­che un’al­tra vit­ti­ma dell’as­sal­to all’am­ba­scia­ta sta­tu­ni­ten­se a Ben­ga­si, du­ran­te il qua­le è mor­to l’am­ba­scia­to­re Chri­sto­pher Ste­vens. Si chia­ma­va Glen Do­her­tyla sua sto­ria è in­di­ca­ti­va di quan­to l’estre­mi­smo re­li­gio­so sia pe­ri­co­lo­so e di come col­pi­sca pro­prio gli at­ti­vi­sti im­pe­gna­ti nel­la di­fe­sa dei di­rit­ti uma­ni e nel con­te­ni­men­to dell’in­te­gra­li­smo.

Non sap­pia­mo se fos­se ateo e que­sto non ha or­mai mol­ta im­por­tan­za. Il qua­ran­ta­duen­ne Do­her­ty, già Navy Seal e ad­det­to alla si­cu­rez­za dell’am­ba­scia­ta, fa­ce­va in­fat­ti par­te del board del­la Mi­li­ta­ry Re­li­gious Free­dom Foun­da­tion. Or­ga­niz­za­zio­ne im­pe­gna­ta nel­la tu­te­la del­la lai­cità nell’eser­ci­to sta­tu­ni­ten­se, spe­cie con­tro le in­ge­ren­ze dei fon­da­men­ta­li­sti cri­stia­ni.

Una vita cir­con­da­ta da fon­da­men­ta­li­sti, quel­la di Do­her­ty. Com­bat­te­va quel­li cri­stia­ni, e lo han­no uc­ci­so quel­li mu­sul­ma­ni, pro­vo­ca­ti da quel­li cri­stia­ni. Nel­le guer­re di re­li­gio­ne, i pri­mi a per­de­re sono i lai­ci. Do­her­ty ci ha per­so an­che la vita.



1 réactions


  • Renzo Riva Renzo Riva (---.---.---.144) 19 settembre 2012 00:29

    Vittima dell’eterogenesi dei fini.

    Vittima della sua stessa battaglia.

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