martedì 17 settembre 2013 - UAAR - A ragion veduta

Giuliano Amato e le sue posizioni sui temi laici

Il capo del­lo Sta­to Gior­gio Na­po­li­ta­no ha no­mi­na­to Giu­lia­no Ama­to qua­le nuo­vo giu­di­ce del­la Cor­te Co­sti­tu­zio­na­le, al po­sto di Fran­co Gal­lo, che la­sce­rà la ca­ri­ca di pre­si­den­te lu­ne­dì pros­si­mo.

La scel­ta sul “dot­tor Sot­ti­le”, noto giu­ri­sta e già espo­nen­te so­cia­li­sta con de­cen­ni di po­li­ti­ca alle spal­le, ha de­sta­to po­le­mi­che da par­te di al­cu­ni par­ti­ti. Il ta­sto che si bat­te è an­che quel­lo dei com­pen­si. Ama­to, scri­ve Il Fat­to Quo­ti­dia­no, avreb­be ma­tu­ra­to dal­l’e­tà di 59 anni una pen­sio­ne di 22­mi­la euro lor­di al mese, cui si ag­giun­go­no 9mi­la euro di vi­ta­li­zio par­la­men­ta­re. Ora ar­ri­ve­ran­no con l’in­ca­ri­co da giu­di­ce al­tri 32­mi­la euro men­si­li.

Ma ciò che su­sci­ta dei dub­bi, dal pun­to di vi­sta del­la no­stra as­so­cia­zio­ne (UAAR), sono piut­to­sto le po­si­zio­ni che Ama­to ha as­sun­to sui temi lai­ci, di­mo­stran­do una pre­oc­cu­pan­te ar­ren­de­vo­lez­za ri­spet­to alle po­si­zio­ni cle­ri­ca­li.

amato

Ama­to, che si di­chia­ra non cre­den­te, o quan­to­me­no dà l’im­pres­sio­ne di es­ser­lo, non ha mai na­sco­sto la sua vi­ci­nan­za alla Chie­sa cat­to­li­ca. Tra gli in­vi­ta­ti al Cor­ti­le dei Gen­ti­li inau­gu­ra­to da Be­ne­det­to XVI, ha an­che fat­to l’a­po­lo­gia del­la re­li­gio­ne e del ruo­lo dei cat­to­li­ci in po­li­ti­ca in oc­ca­sio­ne dei 150 anni del­l’U­ni­tà d’I­ta­lia.

Da sot­to­se­gre­ta­rio alla pre­si­den­za del Con­si­glio era sta­to pro­ta­go­ni­sta del­le trat­ta­ti­ve che por­ta­ro­no al Con­cor­da­to del 1984. Si era inol­tre di­stin­to già da pre­si­den­te del Con­si­glio, nel 2000, per aver ri­spo­sto così a una in­ter­ro­ga­zio­ne di An con­tro il gay pri­de di quel­l’an­no, in con­co­mi­tan­za con il giu­bi­leo, a Roma: “Pur­trop­po dob­bia­mo adat­tar­ci a una si­tua­zio­ne nel­la qua­le vi è una Co­sti­tu­zio­ne che ci im­po­ne vin­co­li e co­sti­tui­sce di­rit­ti”. Nota è an­che la sua po­si­zio­ne re­strit­ti­va sul­l’a­bor­to.

 



1 réactions


  • (---.---.---.192) 17 settembre 2013 16:35

    Ottima scelta, complimenti! Non si tiene minimamente conto del pensiero comune, lo ignorano senza pudore; dei veri Democratici mica come quei ciarloni di Grillo e compagnia non collaborante che vorrebbero referendum popolari a iosa. Cosa volete il popolo ignorante deve essere guidato e loro sono gli autisti inamovibili!


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