martedì 23 giugno 2009 - Sergio Nazzaro

Gianni Letta: è il momento

Onorevole Gianni Letta,
è giunto il suo momento. Il momento in cui si entra nella stanza, possibilmente in penombra, fresca, anche nella calura estiva, perché le mura sono spesse. Si entra e ci si avvicina alla persona che più si è voluto bene, stimato, a cui si deve tutto, o quasi. Si entra nella stanza, lasciandosi dietro il frastuono della città, della capitale politica o di quella da bere. Si entra e, mentre le carte ingombrano il tavolo e le telefonate si susseguono incalzanti, cala il silenzio più profondo. Si entra nella stanza e si recitano le parole che tante volte, nel corso dei secoli, hanno attraversato le stanze del potere: “E’ finita, ora devi andare”.

Non so dove si trovi in questo momento Gianni Letta
: se in Vaticano a districare imbarazzi noti, in Goldman Sachs a rifare i conti di tanti anni di potere, nel gruppo Fininvest a far quadrare gli oscuramenti dei TG della sera. Lo immagino alzarsi infastidito. Tutti lo cercano, ma Letta non si vede, non si sente.
Il momento è delicato.

Uomo di grande cultura, dai modi gentili e garbati, uomo ottocentesco nella gestione dei poteri, elegante, anche se parente di uno scapestrato quale il nipote Letta, ma chissà che non sia l’alfiere in bicamerale più estremo sulla scacchiera. I tacchi delle scarpe fatte a mano battono sui marmi che adornano il palazzo. Risuonano lievemente. Ma decisi.

Il momento è giunto.


Onorevole Letta, fedele al suo potere, quello vero, porta il messaggio: “Vogliono che te ne vada”. E per un attimo, il palazzinaro di Milano 2 vede in faccia la realtà. Il denaro non basta, ci vuole cultura ed eleganza. Qualità non in vendita negli ipermercati all’uscita della tangenziale est di Milano. L’onorificenza della Légion d’Honneur non la danno a tutti, non l’hanno mai data all’amico di sempre.

Ma lui non se n’è accorto.

Ha badato alla sostanza, quelle dei mattoni e della calce, l’intangibile che gestisce bene sono solo le frequenze TV, ma poi basta.

L’amico di sempre osserva il suo consigliere, l’uomo invisibile. E si rende conto. Non solo che il momento di andarsene è giunto. Ma che alcuni dei suoi amici, ricevute da lui le possibilità, le hanno sapute cogliere e mettere a frutto. Diventare altro, all’ombra del potere. Letta osserva i vari Bonaiuti, Bondi, Ghedini: piccoli, lontani dalla vera luce. Non posso neanche sfiorarlo. Anche se tutti questi hanno il dubbio.

Non c’entra la sinistra, non c’entra l’australiano di Sky, no. Proprio no. Le complesse trame ottocentesche nascono da tutt’altra parte. Non lo ha ascoltato prima, neanche gli altri. Inebriati dal potere. Ubriachi. Letta no. Il potere va gestito con sapienza, efficienza, mano giusta e progressiva. Non solo per piccoli interessi personali. Letta sa che la forza di una nazione intera aumenta il proprio potere personale, ma non il contrario.

Onorevole Letta entri in quella stanza, pronunci le parole che ormai sono attese, e faccia pulizia. Hanno avuto la loro chance, la loro possibilità. E l’hanno sprecata. Lo sa anche lei. Non sono venuti alla sua scuola di antica diplomazia. Hanno preferito altre scuole di dubbia moralità. Qualcuno si è permesso anche di schernirla dicendo che l’età degli imperi era finita da molto. Come si sbagliavano.

Entri in quella stanza. I suoi servigi saranno ripagati con la stanza più alta, quella del Quirinale. Lo sappiamo tutti che sarebbe meglio Lei che Napolitano a rappresentarci. E’ giunto il momento, che cali il sipario.

Ps: Si ricorda? Lei ha fatto anche un cameo nel film di Alberto Sordi: Io so che tu sai che io so. Profetico, quasi. E si ricorda, Alberto Sordi cantava “Maramao perché sei morto” mentre le telefonava?



14 réactions


  • marcello (---.---.---.238) 23 giugno 2009 16:17

    Articolo di rara eleganza. Sempre più, grande Sergio.


  • Enricolt (---.---.---.27) 23 giugno 2009 17:53

    Riflessione lucida e ben scritta. Chapeau!
    Ma temo che non andrà così....


  • Stefano Brigante (---.---.---.58) 23 giugno 2009 18:15

    Sergio Nazzaro,
    sei un Maestro, complimenti per l’eleganza e la musicalità nell’alternarsi dei periodi.
    Sembra la sceneggiatura di un film.

    Chi sa, magari andrà cosi nel giro di pochi giorni, io non credo. Ci sono i vari Gasparri, Fini, La Russa da una parte e i leghisti dall’altra che non garantiscono tutta l’eleganza del tuo bellissimo articolo. Sarà una transizione rumorosa.

    Stefano Brigante


  • Damiano Mazzotti Damiano Mazzotti (---.---.---.197) 23 giugno 2009 21:18

    Notevole... complimenti...


  • Max Nazzaro (---.---.---.159) 23 giugno 2009 22:48

    Complimenti cugino...se fosse davvero così....


  • (---.---.---.61) 24 giugno 2009 01:32

    ...un articolo bello come un bel racconto...veramente bravo. E, permettimi, illuso. E poi :"...entri in quella stanza...e faccia pulizia"... questa poi, o è ingenuità, o fantascienza. Ma concludo con: bravo.


  • davide87 davide87 (---.---.---.171) 24 giugno 2009 11:13

    Complimenti per l’articolo! Elegante e incalzante al punto giusto. Vedo anche un pizzico di speranza, non credo che basti la volontà di Letta. Il buon Silvio ha sfamato tante bocche con posti in parlamento...

    Davide


  • AlChe (---.---.---.135) 24 giugno 2009 12:05

    Bello e impossibile. Ma più che alla Nannini il riferimento al bello e impossibile del Moro di "Buongiorno Notte"


  • Paolo06 (---.---.---.203) 24 giugno 2009 14:25

    Secondo me l’importanza di Letta è stata sempre ampiamente sottovalutata.
    Chissà perchè a me ha sempre dato la sensazione del messo di qualcuno che nell’ombra dirige tutti i giochi di potere in Italia.
    Sarà la mafia, sarà qualche misteriosa loggia massonica mai venuta alla luce...
    Tutte le notizie di Ior paralleli, Stati paralleli, servizi paralleli... e lui, silenzioso, sempre presente, diritto, impettito e tranquillo.
    Sarà lui ad iniettare il bromuro al tappo?


  • Andrea (---.---.---.175) 24 giugno 2009 18:15

    MAGISTRALE!!!
    Complimenti Sergio...un collega di tuo cugino! 


  • francesco (---.---.---.141) 25 giugno 2009 07:38

    Concordo.Penso che a questo punto sia inutile aggiungere altro.


  • Leonardo Fratoto (---.---.---.90) 25 giugno 2009 11:56

    Da chi si è arreso a poteri inintellegibili ma ama tutto ciò che sei e che scrivi, COMPLIMENTI fratomo.


  • Upupa (---.---.---.201) 25 giugno 2009 18:25

    Bellissimo articolo!


  • pv21 (---.---.---.60) 28 giugno 2009 10:34

    Letta non può fare miracoli. La dirittura morale, il rigore e la coerenza non si inventano, nè si imparano. Dire e smentire, affermare e ritrattare è una tecnica di comunicazione fondata su un solo assunto. Tutto è spettacolo: il pubblico ha la memoria corta e basta che si diverta. Dai festini "bollenti" agli incontri istituzionali il copione è sempre lo stesso: sorprendere con le parole e con i gesti. Letta non può fare miracoli! Per cambiare aria => http://forum.wineuropa.it


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