venerdì 27 dicembre 2024 - Costel

George Soros e Karl Popper: La Società Aperta e i Suoi Nemici

Una società aperta è una società che ammette la fallibilità umana." Queste parole, di Karl Popper, hanno ispirato non solo filosofi e intellettuali, ma anche figure come George Soros, il celebre finanziere e filantropo che ha trasformato il concetto di "società aperta" in una missione globale.

George Soros nel 2012 al Festival dell'economia di Trento.

Soros, noto per il suo ruolo nei mercati finanziari e nella filantropia internazionale, ha trovato nel pensiero di Popper il fondamento per la sua visione politica e sociale. Ma cosa unisce un filosofo della scienza e un miliardario attivista? E perché il concetto di "società aperta" è ancora così rilevante oggi?


Karl Popper e la nascita della "Società Aperta"

Karl Popper, filosofo austriaco naturalizzato britannico, pubblicò nel 1945 La società aperta e i suoi nemici, un'opera cardine del pensiero politico del XX secolo. In questo testo, Popper difende con forza il pluralismo, la democrazia e la libertà individuale contro i pericoli del totalitarismo. Popper identifica due nemici principali della società aperta:

  1. Il totalitarismo ideologico: Teorie che pretendono di avere una verità assoluta (come il marxismo e il fascismo), che Popper definisce come "storicismo".
  2. L'autoritarismo: Sistemi politici che sacrificano la libertà individuale sull'altare di un presunto bene collettivo.

Per Popper, una società aperta è una società in cui gli individui hanno il diritto di criticare e cambiare le istituzioni, dove non ci sono dogmi insindacabili e in cui il progresso è basato su tentativi ed errori.


George Soros e l’eredità popperiana

George Soros, nato nel 1930 in Ungheria, visse in prima persona l’oppressione totalitaria, prima sotto il nazismo e poi sotto il regime comunista. Dopo essere emigrato nel Regno Unito e aver studiato alla London School of Economics (dove fu allievo di Popper), Soros abbracciò il concetto di società aperta come bussola per la sua vita e la sua carriera.

Soros è diventato celebre per il suo lavoro nei mercati finanziari, ma è nella filantropia che il suo legame con Popper è più evidente. Nel 1979, fondò la Open Society Foundations, con l’obiettivo di promuovere democrazia, diritti umani e pluralismo in tutto il mondo. Soros vede la società aperta come un antidoto contro i regimi autoritari e le ideologie chiuse che ancora minacciano la libertà globale.


I principi chiave della società aperta secondo Soros

Soros ha riformulato i concetti di Popper, adattandoli al contesto contemporaneo. Per Soros, una società aperta si basa su alcuni principi fondamentali:

  1. La fallibilità umana: Nessuno possiede una conoscenza perfetta. Questo vale per gli individui, ma anche per i governi e le istituzioni. Da qui deriva l’importanza di istituzioni flessibili e capaci di adattarsi al cambiamento.

  2. La riflessività: Soros applica questo concetto ai mercati finanziari e alla politica. Le percezioni e le credenze degli individui influenzano la realtà e viceversa, creando un circolo continuo di retroazione.

  3. Il pluralismo: Una società aperta deve accettare la diversità di opinioni, credenze e culture, riconoscendo che nessuna ideologia o religione può pretendere di avere il monopolio della verità.


I nemici della società aperta oggi

Sia Popper che Soros identificano nella società aperta una struttura fragile, sempre minacciata da nemici esterni e interni. Se Popper criticava i totalitarismi del suo tempo, Soros denuncia le minacce contemporanee, come:

  • Il populismo: Leader che sfruttano la paura e il risentimento per consolidare il potere, spesso a scapito delle minoranze e delle libertà democratiche.
  • Le fake news e la disinformazione: La diffusione di informazioni manipolate mina il dibattito razionale e alimenta divisioni.
  • Il capitalismo sfrenato: Sebbene Soros abbia beneficiato del mercato globale, egli critica le sue distorsioni, come l’accumulo di ricchezza in poche mani e il predominio del profitto sugli interessi collettivi.

Critiche e controversie

Nonostante i suoi sforzi filantropici, George Soros è una figura polarizzante. È spesso bersaglio di teorie cospirative, che lo accusano di manipolare governi e mercati per interessi personali. Molte di queste accuse sono alimentate da campagne politiche, spesso con connotazioni antisemite. Tuttavia, Soros respinge queste critiche, affermando che il suo obiettivo è rafforzare la democrazia e combattere le ingiustizie.


Attualità della società aperta

In un’epoca segnata da tensioni geopolitiche, crisi climatiche e polarizzazione politica, il concetto di società aperta appare più rilevante che mai. La difesa del pluralismo e della libertà richiede uno sforzo continuo, che Soros ritiene sia un compito collettivo. La sua filosofia, ispirata da Popper, ci ricorda che il progresso umano è possibile solo se siamo disposti a mettere in discussione le nostre certezze e ad accettare la fallibilità come condizione della nostra esistenza.


Conclusione

George Soros e Karl Popper rappresentano due volti della stessa battaglia: quella per la libertà, la democrazia e il pluralismo. Popper ha fornito le fondamenta teoriche, Soros le ha tradotte in azione pratica. Oggi, nel mondo complesso e instabile in cui viviamo, il loro messaggio ci invita a scegliere tra la chiusura e l’apertura, tra il dogma e la critica, tra l’autoritarismo e la democrazia. La società aperta, con tutti i suoi limiti e le sue sfide, rimane una delle più grandi speranze per il futuro dell’umanità.

Foto Wikimedia



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