mercoledì 15 agosto 2018 - paolo

Genova: crollo ponte Morandi; parte la solita litania

Alle 12: 00 circa di ieri un tratto del ponte autostradale Morandi, che corre a circa 60 mt dal suolo sopra la città, è crollato. Sotto una pioggia battente e dopo un boato si è letteralmente sbriciolato. Un ponte autostradale costruito verso la fine degli anni sessanta e progettato dall'ing Morandi, da cui trae il nome. Un'opera di ingegneria ardita, interamente realizzata in ferro e cemento armato, oggetto di criticità fin da subito. 

Quindi la massa che si è abbattuta sul greto del fiume Polcevera, investendo la sottostante ferrovia e sfiorando i palazzi per una manciata di metri, è a dir poco impressionante. Una catastrofe di proporzioni immani che poteva però essere ancora peggiore se il crollo avesse interessato anche le campate a monte e a valle di quel tratto che scorre sopra al fiume. Solo chi lo conosce può capire di cosa sto parlando, certamente i genovesi ma anche chi, come il sottoscritto, lo ha percorso in auto almeno un centinaio di volte. Si parla di una trentina di auto e tre autotreni coinvolti, ma il traffico su quel maledetto ponte è sempre stato da bollino rosso. Per gli sfortunati coinvolti non poteva esserci scampo.

Naturalmente l'impatto mediatico è stato come accade nelle occasioni peggiori, ormai di casa in questo paese, ovvero terremoti, alluvioni e crolli; una sorta di tradizione tutta italiana. Lungi dal voler fare polemiche non congrue al momento tragico, tuttavia alcune considerazioni su quanto riportato dai media televisivi (RAI, SKY, Mediaset, La 7 ecc.. ) deve essere fatto. Logico che i ministri responsabili e tutto il governo, espresso dal premier Conte, si precipitassero sul posto. Scontato che il Presidente della Repubblica Mattarella esprimesse il cordoglio della nazione. Da apprezzare che nell'immediatezza del fatto anche l'opposizione politica non si sia lanciata in speculazioni quanto meno inopportune, dal momento che è crollata un'opera che ha attraversato almeno una trentina di governi di colori diversi.

Tuttavia mi hanno colpito alcune voci, riportate dai cronisti televisivi, su una presunta responsabilità morale ascrivibile a non meglio identificati gruppi "no global", poi trasformati d'amblè in "esponenti del M5S" che, si sarebbero opposti negli anni ad una opera alternativa al ponte, dichiarando che il medesimo avrebbe goduto di ottima salute per altri cento anni. Atteso che di imbecilli è pieno il mondo, essendo di gran lunga la categoria più abbondante nel panorama del genere umano, queste voci riportate, non meglio identificate e circoscrivibili, hanno lo strano sapore del solito mercimonio ruffianesco che alberga nell'italica informazione o disinformazione che dir si voglia. Deve essere un male sottile che attanaglia il "giornalista" di turno, quello di non saper resistere al cadere in tentazione. Ma che diavolo c'entra proferire una cretineria del genere, a quale scopo, per quale oscuro intendimento? Non si sa.

Altrettanto riprovevole e per certi versi penosa e ridicola l'uscita di Matteo Salvini. Questo il senso: "Mi vien da pensare quando ci dicono che non si possono spendere i soldi che abbiamo perché alcuni vincoli europei c'è lo impediscono. Mi viene il dubbio se questi vincoli abbiano un senso perché da mettere in sicurezza fra viadotti, strade, ferrovie, scuole, fiumi, torrenti, argini c'è da spendere tanto e quindi... Adesso è il momento del soccorso, dell'intervento, della preghiera e dell'accertamento però poi ci sono altri ministri che hanno la competenza. Io seguo il mio e sto seguendo tramite i vigili del fuoco tutto quello che sta accadendo".

Basta l'Europa che ci dice come spendere i soldi, prima viene la sicurezza degli italiani".

Caro Matteo, mi rivolgo direttamente a te come fossimo a tu per tu, ma che che ti frulla nel cervello? Ma che diavolo c'entra l'Europa se in questo dannato paese i soldi, miliardi di miliardi di miliardi, finiscono nelle mani di speculatori, imprenditori senza scrupoli che usano la farina al posto del cemento, mafiosi che infestano tutti i gangli istituzionali, politica indecente, amici degli amici, pseudo tecnici addomesticati dalle mazzette, giudici che giudicano senza conoscere le leggi, perché occupano quel posto per grazia ricevuta, quando non sono conniventi o collusi? Ma di che vai cianciando?

Ma hai capito come funziona questo paese? Non ti sono bastati terremoti, alluvioni, frane, crolli improvvisi senza causa apparente di scuole, case e viadotti per capire?

Dopo una dichiarazione del genere cascano le braccia, ci si sente svuotati.

 



3 réactions


  • Roby (---.---.---.79) 15 agosto 2018 10:03

    Bellissimo articolo . Sono pienamente daccordo


  • kindlyreqd (---.---.---.128) 15 agosto 2018 14:47
    Che l’Europa non c’entri nulla con questa tragedia, è pacifico.
    Che in Italia "miliardi finiscono nelle mani di speculatori, imprenditori senza scrupoli, mafiosi, politica indecente, amici degli amici, pseudo tecnici, ecc.", di modo che le opere di pubblica utilità vengono a costare il doppio (quando va bene) del preventivato, è cosa talmente risaputa da considerarla ormai alla stregua di un male inevitabile, una calamità naturale.
    Ma è anche vero che il mantra "non ci sono i soldi" trovi nelle regole e regolette dell’UE un comodo alibi per chi vuole continuare così, in modo che i miliardi continuino a fluire nelle tasche "di speculatori, imprenditori senza scrupoli, ...eccetera, eccetera".

  • pv21 (---.---.---.247) 15 agosto 2018 20:00

    Vedi anche mio post su "Genova .. ma si sapeva" di E U Anfuso. Sic


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