lunedì 7 maggio 2012 - Paolo Monarca

Fornero: "I giovani studiano troppo poco e non sanno l’italiano". Alla faccia dei laureati disoccupati

Ennesima sparata del ministro del lavoro Elsa Fornera, alla quale evidentemente piace provocare i cittadini italiani già abbondantemente infuriati per le conseguenze della crisi economica.

La tecnica, infatti, ha detto:
"I nostri giovani sanno troppo poco: non conoscono le lingue, italiano compreso, e neanche i rudimenti della matematica. Non sanno fare di conto. Sono dati che evidenziano che c'è una percentuale ancora troppo alta di popolazione giovane lasciata a se stessa. Un dato questo rischioso per i giovani ma anche per la società". 
Poi il ministro, alla faccia delle migliaia di laureati in cerca di un posto di lavoro, ha dichiarato: 
"Questo vuol dire che i nostri giovani studiano ancora troppo poco. Inoltre, se andiamo a guardare la qualità della nostra istruzione e formazione con test consolidati,si evidenzia che i nostri ragazzi sanno troppo poco".
Segnaliamo a tal proposito l'ironica risposta del blogger Matteo Platone.


1 réactions


  • Sandro kensan Sandro kensan (---.---.---.189) 7 maggio 2012 18:30

    In una università scientifica si trattava di fare funzionare un apparecchio al che lo studente si lamentava di non essere in grado di farlo funzionare, l’insegnante ha allora invitato lo studente e a leggersi il manuale, quindi lo studente ha affermato: ma è in inglese!

    Questo in una università scientifica.

    Comunque non è colpa degli studenti, con la riforma dell’università voluta dal governo B. e dalla ministra del tunnel, in cui tutti si dovevano laureare, si è messo in "campo" (di terra) una università alla portata dei meno dotati per cui il livello di conoscenze si è tremendamente ridotto.

    La confindustria aveva bisogno di meno qualità e di più quantità per cui una laurea non si doveva più negare a nessuno.

    Che dire?

    Distribuiamo un po’ le responsabilità: confindustria per volere questa università e i cittadini votanti (almeno il 50% dei votanti) per essere corresponsabili di questa decisione. Poi certamente gli studenti che in questa mediocrità ci sguazzano.


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