mercoledì 24 ottobre 2012 - francesco latteri

Finalmente libertà di stampa: torna Santoro. Giovedì 21:10 La7

"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure". Così l'articolo 21 della nostra Costituzione.

In Italia c'è un volto che da Samarcanda ad Annozero a Servizio Pubblico ha incarnato pienamente quest'articolo, che del resto accomuna la nostra alla Costituzione degli USA e di tutti i Paesi liberi, e che è inscritto nei diritti fondamentali dell'uomo e della persona: il volto di Michele Santoro.

Un volto che il regime postdemocristiano di don Silvio ha cercato in ogni modo e con ogni mezzo di cancellare. Una lotta impari tra Davide e Golia. Chi scrive è orgoglioso di aver sempre sostenuto Davide. Golia, don Silvio, è finito come aveva preconizzato uno dei giornalisti italiani più grandi, Indro Montanelli, e le sue parole profetiche paiono oggi idealmente indirizzate proprio a Michele Santoro: "Finirà male, malissimo, nella vergogna e nella corruzione. E sarà stato inutile avere ragione. Un giorno ti si chiederà di scrivere un articolo sulla fine di Berlusconi e non ne avrai più voglia". 

Non ne hanno più voglia neanche gli italiani ed i sondaggi confermano per il Partito un calo di circa il 7%. Pur di non vederlo più si guarda ovunque ed a chiunque. Michele, per fortuna hai vinto e nel nostro piccolo con te anche noi. Siamo milioni, poco meno di dieci è stato lo share massimo. Giovedì su La7 alle 21.10 saremo tutti lì a Servizio Pubblico, tu da un lato dello schermo, noi dall'altro, ma con te, orgogliosi di te e dei tuoi, di Travaglio, di Ruotolo, di Vaurro e tutti gli altri. L'antico detto romano si è avverato: Audaces fortuna juvat.


 



1 réactions


  • (---.---.---.42) 24 ottobre 2012 15:05

    Sei proprio messo bene figlio mio....
    Meno male che hai pure studiato Freud.
    Mi sa tanto che ti dovevi studiare bene la storia della massoneria.


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