giovedì 12 luglio 2012 - Giovanni Castaldo

Facebook non è più causa di depressione tra gli adolescenti

A un anno dallo studio dell'Academy of Pediatrics, che aveva suggerito che l'esposizione a Facebook avrebbe potuto causare sintomi depressivi negli adolescenti, arriva la replica della University of Wisconsin School. Secondo lo studio compiuto da Jelenchick e dalla prof. Megan Moreno su 190 studenti tra i 18 e i 23 anni che passano più della metà del tempo speso online sul noto social network, qualsiasi tipo di connessione tra la depressione e facebook sarebbe infondata.

Come hanno commentato i ricercatori, i risultati dell'esperimento sono simili a quelli raggiunti precedentemente riguardo altri mezzi comunicativi, come le mail e le chat. Anche se, come aggiunto nella loro nota, la ricerca è limitata a uno piccolo spettro etnico omogeneo di un singolo ambiente universitario, ''la conclusione va comunque presa in considerazione da tutti quei pediatri che riempiono i genitori di eccessivi allarmismi sull'utilizzo dei social media''.

Nonostante dunque l'appello a non stressare eccessivamente famiglie intere sul tema caldo di facebook e compagnia bella, ad accompagnare la ricerca non poteva mancare una morale della favola conclusiva. La Moreno, ricercatrice nonché pediatra specializzata nell'impatto dei social media sui bambini e gli adolescenti, ha dichiarato infatti che, anche se facebook non è una causa della depressione, i genitori devono sempre guidare i loro bambini in un uso responsabile ed equilibrato dei social media. E così al 'come si sta a tavola' e al 'come si sta con i grandi', anche l'educazione deve stare al passo con i tempi, e includere così il 'come stare su facebook'.



1 réactions


  • (---.---.---.144) 12 luglio 2012 10:37

    Facebook è un di social network che ha cambiato il modo di relazionarsi nella società moderna. Come tanti altre cose che si susseguono nel corso degli anni, tra innovazioni tecnologiche e stili di vita differenti, esso rappresenta uno potente strumento. Ma come tale, sta a noi farne il giusto uso; quindi, come ogni altro strumento, a seconda di come lo usiamo, esso porta a risultati differenti, che possono essere o meno positivi per se stessi e per gli altri.

    Anche le ricerche e gli studi che si susseguono via via su una tecnologia, una tradizione o un modo di vivere che, nel corso degli anni, ci accompagnano e ci fanno evolvere, rappresentano degli strumenti, in effetti. Resta quindi sempre a noi farne il buon uso. In mancanza di vere dimostrazioni scientifiche o dimostrazioni pratiche personali, dovute alla propria esperienza, non possiamo dire se uno strumento è causa di depressione oppure no.

    Resta sempre a noi la scelta: lasciarsi influenzare dagli strumenti o vivere liberamente la propria vita, attraverso le proprie esperienze basate sul proprio sentire? Direi la seconda, a prescindere da come la pensano i propri genitori, i mass media o ogni tipo di influenza che possa evitare l’uso di facebook smiley


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