lunedì 2 marzo 2020 - Ermete Ferraro

Etica militare? Siamo a cavallo

Continua martellante la campagna di militarizzazione delle istituzioni scolastiche italiane, col pretesto di fare educazione alla costituzione, alla sicurezza e perfino...alla pace! L'ultimo sconcertante caso è l'accordo siglato da Amministrazione comunale di Napoli, scuola militare 'Nunziatella' e istituto superiore 'Casanova', relativo ad un bizzarro progetto di educazione alla legalità mediante uno stage di alcuni studenti presso il centro ippico militare di Agnano. Smascherare queste subdole operazioni - che solitamente passano sotto silenzio, tra l'indifferenza dei docenti e la complicità di amministratori locali pseudo-pacifisti - è il primo passo per affermare il principio che "la scuola ripudia la guerra". Anche quando si traveste da addestramento alla pratica equestre.

La ‘annunziatella’ del Mattino

Il Sindaco de Magistris tra i col. Cristofaro e Barbaricini (Ref. la Repubblica e IL MATTINO)

Il quotidiano ‘Il Mattino’ – come anche la Repubblica – ha recentemente pubblicato questa notizia: “Napoli, protocollo d’intesa tra Comune e Nunziatella per etica, sport e inclusione”. [i] Se dal titolo non riesce facile cogliere il nesso tra l’accordo sottoscritto e quelle tre nobili parole, neanche la lettura dell’articolo sembra fornire lumi per capire che cosa c’entri un addestramento alle mansioni di scuderia e di mascalcia, che consentiranno un graduale avvicinamento al cavallo e all’equitazione” con le proclamate finalità educative e sociali del progetto. Il principale quotidiano del Sud ci ha resi edotti che il sindaco della terza città d’Italia ha firmato un protocollo d’intesa col comandante della storica scuola militare partenopea, grazie al quale otto studenti di un istituto superiore statale di Napoli saranno inseriti nella “attività formativa” che si terrà dal 2 al 13 marzo presso il Centro Ippico della ‘Nunziatella’. Lo storico accordo è stato ratificato nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, alla presenza – oltre i sottoscrittori Luigi de Magistris e col. Amedeo Gerardo Cristofaro – dell’Assessore Clemente, del col. Barbaricini (capo progetto per la valorizzazione del comparto equestre dell’esercito) e della Dirigente Scolastica Palmira Masillo, accompagnata da una delegazione di studenti dell’I.S.I.S. ‘Alfonso Casanova’.

A questo punto il lettore, incuriosito dal convenire di amministratori ed alti ufficiali, si sarà chiesto quale finalità abbia questa nuova intesa tra vertici di enti locali, amministrazioni militari e presidi d’istituti scolastici pubblici. Le risposte fornite dal giornale sono le seguenti: “un approccio all’attività sportiva equestre militare ed ai valori ad essa legati […] La tradizione equestre militare è, oggi più che mai, veicolo di valori quali l’inclusione sociale e l’etica dello sport” […] Il Centro Ippico Militare offre l’opportunità di vivere un ambiente educativo e formativo che, pur preservando i propri scopi istituzionali principali, si rivela essere una risorsa polifunzionale per il territorio”. [ii] Ma il motivo per coinvolgere degli studenti “in attività di scuderia e di mascalcia” è enunciato nelle affermazioni seguenti: “Il progetto si prefigge lo scopo di offrire l’opportunità di compiere un percorso formativo improntato alla legalità che si sviluppa in seno all’etica militare e che consentirà agli studenti coinvolti di conoscere meglio se stessi, mediante l’interazione naturale con il cavallo, rapportarsi e relazionarsi con altri che hanno scelto di vivere al servizio del proprio Paese in uniforme e acquisire il valore delle regole attraverso il riscontro giornaliero dei risultati conseguiti grazie all’applicazione disciplinata degli insegnamenti ricevuti”. [iii]

Il “percorso formativo” oggetto dell’intesa, insomma, sarebbe imperniato su queste quattro parole-chiave: (a) educazione alla “legalità” come naturale sviluppo della (b) “etica militare”, a sua volta fondata sulla scelta di svolgere un (c) “servizio al proprio Paese” e (d) dare valore alle “regole”, applicando con “disciplina” gli insegnamenti ricevuti.

Ippica etica e legalità

Attività di equitazione militare

Non sappiamo se tali dichiarazioni rientrino nel testo del protocollo firmato dal Primo Cittadino di Napoli (dichiaratasi per Statuto “Città di Pace”) o se riferiscono solo i commenti dei vertici militari. In ogni caso, saltano agli occhi tre sconcertanti elementi: (1) il divario fra reboanti affermazioni ed il ben più esile oggetto di quello che è solo un altro dei tanti accordi stipulati tra forze armate ed istituti d’istruzione, a conferma della strisciante ma incalzante militarizzazione della scuola; (2) l’insistenza sulla retorica di ‘valori militari’ come servizio disciplina, accostati a concetti di bel altro spessore democratico, quali: etica e legalità; (3) l’incongruenza tra un progetto formativo che offrirà ad otto studenti la ‘opportunità’ di trascorrere dieci giorni di formazione nelle scuderie d’un centro ippico militare e le dichiarate finalità educative per i giovani, che vanno dalla ‘conoscenza di sé’ alla ‘relazione’ coi loro disciplinati coetanei in uniforme, fino alla citata ‘educazione alla legalità’. Il tutto grazie alla full immersion dei fortunati prescelti…nel mondo dei cavalli.

L’I.S.I.S. ‘Casanova’ [iv] è uno dei più antichi istituti superiori napolitani, che offre ai suoi studenti percorsi sia professionali (servizi socio-sanitari, manutenzione ed assistenza tecnica, produzioni industriali ed artigianali), sia tecnici (grafica e comunicazione, meccanica, meccatronica ed energia), nonché una sezione di liceo artistico ad indirizzo audiovisivo-multimediale. La sua offerta formativa raggiunge mediamente 1.200 studenti, seguiti da poco meno di 200 docenti. Nella pagina di presentazione del suo sito web, si precisa che: “La vision dell’Istituto Casanova fa riferimento ad un modello di istituzione scolastica aperta alla realtà culturale ed economica in cui opera […] un’istituzione sensibile verso le problematiche sociali, promotrice di una cultura di pace e di solidarietà contro ogni fenomeno di violenza e di prevaricazione sociale e culturale, attenta alla formazione culturale, così come a quella professionalizzante”. [v] A proposito della mission di questa istituzione scolastica si citano tanti obiettivi, tra cui: “successo formativo […] lotta alla dispersione scolastica […] equità, coesione sociale, cittadinanza attiva e dialogo interculturale […] competenze professionali e inserimento nel mondo del lavoro, eccellenza, creatività innovazione, imprenditorialità […] cultura della sicurezza…” [vi] e via discorrendo. Ma è difficile trovare tra i motivi ispiratori ed i traguardi formativi qualcosa che giustifichi l’adesione di quell’istituto scolastico ad un progetto così poco conforme ad essi, in particolare quando si parla di “cultura della pace e della solidarietà” e di “cittadinanza attiva”. A meno che non si confonda l’equità con… l’equitazione.

Eppure si direbbe che né l’amministrazione comunale di Napoli né la dirigenza scolastica abbiano trovato nulla da eccepire sul progetto proposto dai vertici della ‘Nunziatella’ che, in attesa di veder coronato il loro sogno di dar vita alla prima scuola di guerra europea, fanno parlare di sé in occasione dei solenni e plateali giuramenti dei nuovi cadetti, tramite compiacenti servizi giornalistici e televisivi su questa sedicente ‘eccellenza’ partenopea o, appunto, grazie al bislacco percorso formativo alla legalità svolto nelle scuderie del loro centro ippico di Agnano. Sarebbe davvero interessante sapere che cosa pensano gli altri assessori e consiglieri della Città di Napoli, ma anche docenti genitori e studenti del ‘Casanova’, di questo accordo stipulato al vertice, che sembra confermare quanto poco abbiano a che fare etica e legalità con istituzioni militari il cui fine, come spiega il motto della ‘Nunziatella’, è piuttosto: “preparo alla vita e alle armi”.

Cavalli civici vs cavalli militari

Stemma araldico del Sedile di Nilo

La Città di Napoli, fin dalle sue origini, ha avuto un cavallo come simbolo. È dal XIII secolo – ricordava Angelo Forgione nel 2014 – che il destriero rampante rappresenta “l’indomito popolo napoletano”. Già nel 1253, infatti, i Napolitani avevano opposto una strenua resistenza alla conquista della città da parte dell’imperatore svevo Corrado IV, il quale però: “entrò, vinse e volle dimostrare di aver domato il popolo partenopeo facendo mettere un morso in bocca alla colossale statua del “Corsiero del Sole”, un cavallo imbizzarrito di bronzo posto su un alto piedistallo marmoreo”.[vii] Dal periodo aragonese, il cavallo ha continuato a rappresentare il simbolo dei ‘Sedili’ di Capuana e Nilo, due delle sei storiche istituzioni amministrative della città di Napoli, ed è tuttora – dopo esserlo stato a lungo della soppressa Amministrazione Provinciale – il ‘logo’ della Città Metropolitana di Napoli. Lo stesso cavallo imbizzarrito e scalciante (in araldica: ‘inalberato’) lo troviamo anche nello stemma della scuola militare partenopea, dove è stranamente definito “puledro allegro di nero”[viii] Il riferimento, però, è più al cavallo come animale da battaglia che alle virtù civiche del popolo napolitano ed alla sua fiera resistenza alle invasioni straniere, l’ultima delle quali è rappresentata dalla gloriosa pagina delle Quattro Giornate del 1943.

Premesso che, secondo il protocollo, gli studenti del ‘Casanova’ saranno destinati a “mansioni di scuderia e di mascalcia, che consentiranno un graduale avvicinamento al cavallo e all’equitazione”, è legittimo chiedersi: perché mai attività proprie di quelli che una volta si chiamavano “mozzi di stalla” e “maniscalchi” dovrebbero rappresentare un percorso formativo adeguato ai bisogni di giovani che studiano da odontotecnico, meccatronico o web-designer?Quali “competenze professionali e inserimento nel mondo del lavoro” dovrebbe fornir loro questo “graduale avvicinamento al cavallo e all’equitazione”? Perché mai dieci giorni trascorsi tra equini e cadetti in divisa dovrebbero migliorare il loro senso della legalità e promuoverne il “successo formativo”? E poi: in che modo un’istituzione che forma alla ferrea disciplina militare dovrebbe sviluppare nei giovani la “cultura della pace e della solidarietà” auspicata dalla loro scuola? Ovviamente a tali interrogativi non c’è risposta se non l’arrogante e autoreferenziale visione di una casta militare che cerca di nobilitare la sua funzione che è appunto “preparare alle armi”.

Si direbbe che il vero scopo di quest’imbarazzante farsa travestita da proposta formativa sia quello di continuare a tener viva l’attesa per l’attuazione del progetto di annessione della caserma ‘Bixio’ della Polizia di Stato alla scuola militare contigua, quel piano pomposamente chiamato “Grande Nunziatella”, cui lo stesso Mattino ha dedicato parecchi articoli ed al quale il Sindaco ed il suo Richelieu stanno puntando da diversi anni, anche a costo di spericolate operazioni amministrative, ripetutamente denunciate dal comitato Napoli Città di Pace ad un’opinione pubblica ignara e ad un Consiglio colpevolmente inerte. [ix]

Stemma araldico
della ‘Nunziatella’

Per la città di Napoli è prevista anche la realizzazione della Grande Nunziatella, che vedrà l’antica accademia militare, con sede a Palazzo Parisi a Monte di Dio, diventare una scuola europea, grazie all’acquisizione della vicina Caserma Bixio. Una riqualificazione dell’intero promontorio di Pizzofalcone, che unirebbe le due strutture, a oggi separate l’una dall’altra, con un intervento architettonico, ma anche paesaggistico”.[x]

Ma noi alla “riqualificazione” dell’area popolare che si fa istituendovi la scuola di guerra europea non crediamo affatto, proprio come al fatto che mandare degli studenti in un centro ippico militare ne forgi lo spirito di legalità. In entrambi i casi, in questa sconcertante partita a scacchi, all’impetuosità bellicosa del ‘cavallo’ continueremo opporre la ‘torre’ della resistenza civile e della nonviolenza.


Nota

[i] “Napoli, protocollo d’intesa tra Comune e Nunziatella per etica, sport e inclusione”, IL MATTINO, Napoli, 26.02.2020 > https://www.ilmattino.it/napoli/politica/nunziatella_napoli_etica_sport_inculsione-5076298.html. Vedi anche: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2020/02/26/news/firmato_protocollo_d_intesa_tra_comune_e_nunziatella_per_il_progetto_etica_sport_ed_inclusione_-249633835/

[ii] Ibidem

[iii] Ibidem (sottolineatura mia)

[iv] Fonte: http://www.istitutocasanova.edu.it/

[v] http://www.istitutocasanova.edu.it/presentazione/ (sottolineatura mia)

[vi] Ibidem

[vii] Cfr. https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/arte_e_cultura/2014/4-dicembre-2014/cercasi-logo-la-citta-metropolitanasi-scelga-cavallo-imbizzarrito-simbolo-xiii-secolo-230670461662.shtml?refresh_ce-cp

[viii] Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Stemma_della_scuola_militare_Nunziatella

[ix] Sulla campagna di controinformazione lanciata da ‘Napoli Città di Pace’ (v. pagina facebook) cfr., fra gli altri: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2019/01/23/news/napoli_scuola_militare_nella_caserma_bixio_i_pacifisti_attaccano_de_magistris-217228391/?refresh_ce ; https://www.ildenaro.it/monte-echia-via-la-polizia-la-caserma-bixio-sara-accorpata-allo-storico-edificio-della-nunziatella/ ; https://www.cantolibre.it/scuola-di-guerra-a-napoli-un-enigma-da-chiarire/ ; https://www.popoffquotidiano.it/2019/05/11/napoli-no-alla-scuola-di-guerra-di-de-magistris/

[x] Cfr. https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/esercito_piano_caserme_verdi-4865242.html




Lasciare un commento