mercoledì 4 febbraio 2009 - Mauro Guidi

Eluana: Si può uccidere solo ciò che è vivo

Eluana Englaro è viva e proprio per questo ci vuole un dispositivo legislativo ad personam per ucciderla.

Riesce ad avere una propria vita autonoma senza nessun ausilio tecnologico, non potendo avere il controllo della masticazione e deglutizione, viene alimentata con un sondino gastrico. Questa è la verità: in diciassette anni di questa "vita " la ragazza è invecchiata come succede a tutti , il suo metabolismo ha funzionato quindi normalmente, unico problema (scusate l’eufemismo ) l’attuale livello scientifico non riesce a sapere in maniera certa se in uno stato di coma irreversibile, come quello di Eluana, la ragazza possa avere una qualche forma di sensibilità generale, come per esempio il dolore, o specifica. Questa incertezza scientifica (ma chiamiamola pura ignoranza pro-tempore) può autorizzare una commissione giudicante ad autorizzare la negazione dell’alimentazione e della idratazione della paziente? Forse le uniche persone che hanno realmente una possibilità extra-sensoriale di percepire la vita in un "contenitore così muto " sono tra il personale sanitario



1 réactions


  • Damiano Mazzotti Damiano Mazzotti (---.---.---.144) 5 febbraio 2009 01:04

    Il problema è che la gente parla senza aver mai visto nessuno in condizioni simili, e dico simili perchè ogni caso è diverso dall’altro... Questa è la differenza tra l’etica e la morale che non italiani senza preparazione civica e civile non conosciamo... La morale riguarda una regola generale da seguire... L’etica è l’appilicazione della legge morale in un caso concreto singolo.... Perchè le leggi non possono prendere in esame tutte le casistiche umane...
    Quindi a tutta la gente che continua a blaterare consiglio di andare a visitare almeno un vecchio moribondo nella più vicina casa di riposo comunale, visto che non verrà mai ammesso in un repato di terapia intensiva...


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