mercoledì 9 gennaio 2013 - Fenrir

Elezioni 2013: Monti e la dittatura dello spread

Notizia di ieri è l’accordo tra Lega Nord e Popolo della Libertà per presentarsi assieme alle elezioni. Ora, grazie a questa informazione, possiamo delineare alcuni scenari, dove, nella maggioranza dei casi, vincerà Monti, grazie all’appoggio dei poteri forti, delineandosi così come una sorta di dittatore democratico, attraverso l’arma del ricatto dei mercati; un nuovo tipo di tirannia, dove ufficialmente gli elettori sono liberi, ma qualsiasi risultato è comunque capovolto dall’uso dispotico dello spread.

Ma andiamo ad approfondire questi scenari. Allo stato attuale il centro sinistra di Bersani è circa al 40%, il terzo polo di centro di Monti è tra il 10-15%,il centrodestra di Berlusconi Maroni è tra il 20-25%, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo è al 15-17%, il blocco Ingroia-Di Pietro è al 4-5%.

Con questi risultati, se il centrodestra vince al Senato in Lombardia, Veneto e Sicilia (come penso sia probabile) ci troveremmo di fronte ad un situazione estremamente complessa. Perché, mentre alla Camera Bersani otterrebbe facilmente il premio di maggioranza, al Senato si troverebbe probabilmente con 155-158 senatori quando ne servirebbero 161 per governare. Quindi, se fino alle elezioni tutto rimane così, ci sono queste due ipotesi:

a) Bersani si allea con il Movimento Arancione, sbilanciandosi ulteriormente a sinistra, creando un governo ricattabile tutti i giorni da Vendola, Ingroia e Di Pietro.

b) Bersani molla Vendola e si allea con il Terzo Polo di Monti, dove a questo punto o Monti diventa il presidente del consiglio, oppure diventa Bersani presidente del consiglio e Monti presidente della Repubblica.

Alternativamente si possono fare altre previsioni: Monti scatena i poteri forti prima delle elezioni e può farlo in tre modi diversi: con un’impennata dello spread e la creazione di un clima di terrore mediatico, che metterebbe Bersani alle strette e lo costringerebbe ad una alleanza con Monti, cosa che potrebbe far aumentare i consensi elettorali per l’ex premier; con un attacco mediatico e giudiziario contro i partiti avversari di Monti allo scopo di fargli perdere consenso e rendere il terzo polo sempre più determinante; oppure spezzando il Pd dall’interno e quindi rendere definitivamente impossibile la creazione di una maggioranza, con ciò la strada di Monti diventa ancora più spianata. Di queste previsioni appena descritte, solo la prima porterebbe alla creazione di un governo senza alleanza con il nostro dittatore finanziario.

Nel caso però si concretizzasse la prima ipotesi, l’ala moderata del Pd potrebbe staccarsi, se Bersani spostasse troppo il suo baricentro a sinistra e potrebbe portare alla nascita di un nuovo soggetto di centro sinistra, magari guidato da Renzi, che potrebbe, a questo punto, allearsi con Monti e magari anche con il centro destra; addirittura si può ipotizzare un sorta di tandem con Monti presidente della Repubblica, e presidente del Consiglio un soggetto nuovo come potrebbe essere Renzi (appoggiato dal centrodestra), oppure Montezemolo o Frattini.

Inoltre, come anche detto da Alfano, il centrosinistra potrebbe, una volta vinte le elezioni, essere travolto, come già ipotizzato prima, da un attacco mediatico-giudiziario e dalla carica delle legioni finanziarie, bancarie e speculative vicine al nostro “amato” ex premier tecnico.

Concludendo, Mario Monti con una percentuale di voti compresa tra il 10-15%, che contando gli astensionisti non supera il 10% effettivo dell’elettorato, sarà sicuramente o presidente del Consiglio o presidente della Repubblica, senza mai aver avuto un mandato popolare dalla maggioranza degli italiani, ma solo grazie all’appoggio deciso dei poteri forti finanziari e ciò sembra una vera e propria dittatura, la dittatura dello spread, la dittatura del ricatto.



4 réactions


  • (---.---.---.241) 9 gennaio 2013 17:26

    Messaggio per tutti i veterocomunisti, criptocomunisti, comunisti inconsapevoli e statalisti di ogni risma;

     ma vi riesce proprio difficile capire che si possa essere liberali di sinistra ?

    Posto che di società socialista non si parlerà più, almeno per le prossime due generazioni, e che quindi è il capitalismo che dobbiamo tenerci, si può continuare a essere di sinistra semplicemente auspicando governi che pratichino politiche redistributive a favore dei soggetti più deboli. Giustizia sociale, politica di pace, eguaglianza di opportunità, sostegno ai più deboli, sono tutte caratteristiche che possono essere sostenute politicamente anche da chi non è uno statalista. Anzi, se la concorrenza (quella vera, fatta anche di meritocrazia) può servire a produrre quella ricchezza che poi si può ripartire, perché preferire l’invadenza dello Stato nell’economia, che poi porta solo corruzione e mafie???

    Ma vi rendete conto che state diventando noiosi, fastidiosi e offensivi con questa storia di Renzi alleato, amico, infiltrato o chissa che altro di Berlusconi ?

    Non vi rendete conto che il vostro modo di fare è simile a quello dei peggiori stalinisti del passato??

     

     

     

     


    • (---.---.---.37) 10 gennaio 2013 18:47

      Sono l’autore dell’articolo e assolutamente ai dato del comunista alla persona sbagliata. In questo articolo sto semplicemente analizzando come Monti vince sempre.

      Piuttosto dubito fortemente che avremo il capitalismo per molto tempo ancora, sorgerà qualcosa di nuovo, sicuro non il comunismo, ma neanche il socialismo filo banche di Renzi.

  • (---.---.---.39) 10 gennaio 2013 10:20

    Democrazia fascismo e comunismo . Dove sta la differenza 
      (Il Fascismo e il Comunismo sono Dittature) 

    (La Democrazia racchiude in sé tutte e due le dittature) 
    I camaleonti per conservare il loro stato sociale Cambiano colore 
    Sfruttando l’ignoranza con false promesse riescono ad ottenere il consenso di gran parte del Popolo beota .

     I tempi si evolvono e  L’Ignoranza Troneggia ancora

    Il periodo Fascista nacque per la stragrande ignoranza del popolo  analfabeta
    Idem il Comunismo.

    Nel dopo guerra abbiamo lottato per abbattere l’ignoranza Riponendo la speranza nelle Generazioni Future. 

    Pur troppo  come i pappagalli  Recitano quotidianamente quello che hanno appreso negli studi

    Senza avere capito che gran parte di ciò che hanno studiato  non corrisponde al vero 

    Vi siete mai chiesti chi scrive i fatti Storici ? e chi li approva? Nella stragrande maggioranza mi sentirei di dire no.

    La casta dominante (Come i CAMALEONTI) si è sempre rinnovata per poter primeggiare su chi Governa

    Sfruttando L’avidità  come arma sono sempre riusciti ad assoggettare  la classe politica a/i loro voleri 


    I Giovani se usassero  il loro cervello filtrando i fatti della vita quotidiana e lasciando le ideologie

     Ha chi  le decanta per offuscare le menti  (dei pigri ) arriverebbero a capire che
    Non c’è nessuna differenza fra ( Democrazia fascismo e Comunismo)

    Sino a che nel Mondo prevarrà la cupidigia 
    il Popolo sarà Sempre sfruttato dalla classe dominante.

    La differenza ci sarà quando il credo delle forze Politiche
    Si completerà fondendosi a formare un solo credo ( EGUAGLIANZA SOCIALE)
      VITTORIO


  • (---.---.---.230) 13 gennaio 2013 19:16

    Postilla >

    Quando Draghi (luglio 2012) annunciò di voler usare i fondi salva-Stati per “calmierare” i mercati finanziari il rendimento dei nostri Btp era al 6,2% e quello dei Bonos spagnoli al 6,9%. L’Euro era sceso a 1,24 dollari.

    Da allora Draghi si è spinto fino a paventare l’acquisto “illimitato” di Titoli dei paesi in difficoltà. Da qualche mese anche la Fed americana ha preso ad acquistare Titoli per 40 miliardi al mese.
    Risultato.
    Adesso il tasso di interesse dei Btp è sceso al 4% ed i Bonos sono al 4,6%. L’Euro è risalito a 1,33.
    Questo nonostante il perdurante segno negativo degli indicatori economici di Italia e Spagna. Non solo. E’ passato più di un mese dalle “annunciate” dimissioni di Monti.

    Stando ai fatti appare immotivato, se non “avventato”, attribuire solo a Monti speciali capacità ed esclusivi meriti personali nell’aver riacquistato la “fiducia” dei mercati.
    Cosa si dovrebbe dire del Premier spagnolo Rajoy che, se non altro, non ha mai negato l’adozione di “misure di austerità”?
    Anche le spiegazioni “forbite” possono echeggiare i toni di un Dossier Arroganza


Lasciare un commento