lunedì 30 settembre 2013 - Riccardo Noury - Amnesty International

Egitto: due detenuti canadesi in sciopero della fame

Due cittadini canadesi, Tarek Loubani (a sinistra nella foto) e John Greyson (a destra), arrestati al Cairo il 16 agosto, un giorno dopo il loro arrivo in Egitto, sono in sciopero della fame da oltre una settimana, per protestare contro la loro prolungata e immotivata detenzione.
 
Loubani e Greyson sono stati presi nel mucchio, insieme a una manciata di altri stranieri e soprattutto a centinaia di egiziani, durante la violenta repressione delle proteste di quel venerdì di sangue, preceduta 48 ore prima dall’uccisione di centinaia di militanti e simpatizzanti della Fratellanza musulmana.
 
I due canadesi sono accusati di appartenenza a banda armata, minaccia alla sicurezza e alla pace sociale, intralcio alla circolazione e alle comunicazioni e, infine, di possesso di armi da fuoco esplosivi e munizioni.
 
Loubani e Greyson non sono Fratelli Musulmani né facinorosi. Il primo è uno stimato medico e assistente universitario di Medicina alla Western University di London, Ontario, il secondo un noto film-maker.
 
Il giorno dell’arresto non dovevano essere neanche al Cairo, ma a Gaza, dove Loubani aveva accettato di tenere un ciclo di formazione per il personale del reparto emergenza dell’ospedale al-Shifa. Greyson aveva deciso di partire con lui, per girare un documentario su quell’esperienza e sulle condizioni di vita dei palestinesi della Striscia.
 
Poiché la frontiera tra Egitto e Striscia di Gaza era stata chiusa, i due canadesi sono stati costretti a rimanere al Cairo.
 
Per ora l'ordinanza di detenzione per i due detenuti canadesi è stata prorogata di altri 45 giorni. Amnesty International Canada ha lanciato un appello per la loro scarcerazione.
 
 



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