venerdì 13 gennaio 2012 - Spettacolando

Ecco com’è vista la donna dalle pubblicità

"Abbiamo le poppe più famose d'Italia"; "Montami a costo zero"; "Fidati... te la do gratis" ed altre amenità. La pubblicità ne è piena, al punto che ormai non ci facciamo neppure troppo caso. Un video su YouTube ci mostra quanto sessismo implicito (ma assai più spesso molto esplicito) si trovi nelle pubblicità. Dai giornali ai cartelloni, un'eredità di cui la nostra società non riesce a fare a meno: quello della donna oggetto. 

 

Video caricato da alexdjfromitaly

 



13 réactions


  • (---.---.---.233) 13 gennaio 2012 15:33

    La vogliamo finire con sta storia???

    Una donna diventa oggetto come diventa oggetto qualunque cosa in una società consumista. Come mai vi accanite SOLO contro le donne oggetto? E gli uomini? E gli animali? Se la pubblicità è l’anima del commercio io la pubblicizzo come meglio credo possa rendere punto e basta. Se volete evitare la donna oggetto estendete il discorso a tutti gli esseri senzienti. Questa patetica protesta ha davvero stancato.

    • (---.---.---.216) 21 gennaio 2012 01:54

      Condivido pienamente. In un mondo materialista come quello in cui viviamo, non c’è rispetto neanche per bambini, vecchi, poveracci, ecc. Perché questo continua "discriminazione positiva" verso le donne? Dalla misoginia a una cieca "filoginia". Che comincino a ribellarsi... ma i soldoni fan comodo a tutte/i. 


  • (---.---.---.229) 13 gennaio 2012 16:38

    é un caso, ma tutte le femministe sono o lesbiche o cesse, frustrate, inguardabili.
    Detto da uno che non ha mai pagato per la disponibilità di una donna.


  • (---.---.---.198) 14 gennaio 2012 00:34

    Non ci vedo niente di patetico in questa battaglia: c’è chi si indigna per la violenza sugli animali, chi per episodi di razzismo. Altri ancora protestano contro le discriminazioni basate sul credo religioso, sulle idee politiche o sui gusti sessuali. Se ritieni che il mondo si indigni unicamente per la questione femminile allora evidentemente viviamo su due pianeti diversi. Anzi, secondo me il fatto che qualcuno manifesti segni di insofferenza per una protesta legittima come questa è proprio la prova evidente che questa campagna è necessaria. 


  • (---.---.---.222) 14 gennaio 2012 15:30

    Sono inquetanti i commenti, sintomo di una società molto maschilista. Ma chi cazzo vi ha detto che le femministe sono cesse e lesbiche?

    IO SONO UNA BELLA RAGAZZA E SONO FIERA FEMMINISTA, L’IDEA CHE UNA DONNA DEBBA SEMPRE STARE A VOSTRA DISPOSIZIONE MI RATTRISTA. Fanno pensa gli uomini che ancora oggi non riconoscono nella parità e nel rispetto della donna uno dei principi fondamentali di una società. Basta con la donna-oggetto. Avete stancato.


  • (---.---.---.8) 14 gennaio 2012 17:09

    Sono senza speranza (per fortuna una minoranza) quelle come te che usano il ricatto della "dispnibilità". Nessuno è a disposizione di nessun altro nella misura in cui non lo vuole.(ove non costretto). Io ne ho conosciute di femministe, tante, ma nessuna che si potesse ascrivere al di fuori di quelle due categorie. Sarai una bella ragazza(e da vedere secondo chi) ma sei senza cervello. Parità? Per te cosa dovrei fare di più, scriverlo sui muri? Purtroppo la parità non esiste sennò saremmo inguaiati se avessimo tuti il tuo piccolo cervello. Per fortuna ho conosciuto donne che non hanno avuto bisogno di usare certe argomentazioni datate anni 60 per affermarsi come femmine, seguire le proprie aspirazioni e conquistare i propri traguardi, a gambe chiuse! 


  • (---.---.---.186) 16 gennaio 2012 03:01

    E’ un dato di fatto che nelle pubblicità le donne vengano mostrate come oggetti. Gli uomini e gli animali no, non è mai successo (a mia memoria, voglio precisare). Ora, è chiaro che le modelle che si prestano a lavorare per quelle pubblicità sono consenzienti, ma non è quello il problema principale. Il problema vero è il messaggio che viene divulgato, che si vuole far passare al solo scopo di vendere! Guardate quelle pubblicità nel video e non potrete avere il coraggio di dire che lì le donne non sono mostrate come oggetti a disposizione degli uomini, che possono far loro di tutto, anche del male (come si vede nelle ultime pubblicità mostrate)! Bene, ora ditemi in che modo, sempre in quelle pubblicità, viene rispettata la dignità delle donne!?
    Rivolto a chi ha scritto questa frase nel primo commento: "Se la pubblicità è l’anima del commercio io la pubblicizzo come meglio credo possa rendere punto e basta." Bene, quindi dimmi se per te la dignità delle donne, nella società, è meno importante da tutelare rispetto alle esigenze di profitto delle imprese!
    Se le cose vanno in un certo modo, ma questo modo è quello sbagliato, allora vanno cambiate! Non dire che tanto è così quindi continuiamo in questa maniera!
    E poi che le femministe siano tutte cesse, frustrate e varie altre amenità del genere non è per niente vero e lo dico per mia esperienza personale. E lo dico io che mi piacciono le belle ragazze come a tutti gli uomini. Il fatto che molti di voi non capiscono è che la bellezza è un concetto ampio e non si ferma solo all’aspetto esteriore. Nessuno s’innamora di una donna perché è bona, ma perché viene colpito dalla bellezza che lei emana e che ti trasmette! Questa non è certo la "bellezza" volgare e solamente esteriore che ci viene propinata dalle pubblicità!
    Imparate ad usare il cervello e non offendete, grazie.


  • (---.---.---.138) 16 gennaio 2012 15:00

    Punto per punto: gli uomini non sono usati come oggetti nella pubblicità? Prova a dirlo ai pubblicitari che vengono ingaggiati da Calvin Klein a D&G, Jean paul Gaultier e tutte le case di moda. L’immagine degli uomini è mercificata tanto quanto quella delle donne, lo stesso dicasi per gli animali. Ho hai i paraocchi?
    A disposizione di chi? Mica siccome ci sono i film porno, dove sono tutte troie, io vado da una cameriera al bar e provo a possederla sul bancone visto che nei film e negli spot si vede questo. Sei sicuro che nessuno si innamora di uno/una perchè e bona/o all’ora è certo che vieni dalla luna.


    • (---.---.---.216) 21 gennaio 2012 02:02

      Esatto. Anche uomini, bambini, vecchi, gay: tutti sono mercificati dalla società capitalista e nelle pubblicità. Unica differenza: non sono ipocriti come le donne, che poi ci fanno la morale sopra.


  • (---.---.---.91) 17 gennaio 2012 16:48

    Potrei essere d’accordo con il fatto che la donna viene resa oggetto, solo nel caso in cui la donna non fosse d’accordo con chi la rende tale... ma sopratutto in questo periodo in cui gli scandali a luci rosse sono all’ordine del giorno... la donna in generale dovrebbe prendere consapevolezza del fatto che non bisogna indignarsi dopo che il misfatto (già fatto) viene reso pubblico, ma bisogna indignarsi prima, ovvero nel momento in cui il misfatto viene proposto, in modo che sia la donna stessa a rifiutare di rendersi un’ "OGGETTO" perdendo in questo modo la dignità di una persona... perchè (mi ripeto) essere consenzienti prima ed indignati dopo e’ solo IPOCRISIA!

    Non sono maschilista ma non se ne può più dell’ arrivismo a TUTTI I COSTI! Per parlare di dignità, bisogna in primo luogo dimostrare DIGNITA’ con il proprio comportamento, perchè la donna che vende il proprio corpo in cambio di aiuto non è migliore di chi le fà "la cosiddetta proposta indecente"... insomma: se non ci fosse l’offerta non ci sarebbe nemmeno la domanda... allora le donne si riprendano la propria dignità di persone azzerando l’offerta, iniziando a denunciare ogni forma di proposta indecente, ma senza rendere questo comportamento una caccia alle streghe.


  • (---.---.---.150) 18 gennaio 2012 12:05

    Non posso che essere assolutamente d’accrdo con il post precedente. In quegli spot non ci sono manichini ma donne in carne e ossa che sapevano benissimo il fine ultimo di quel messaggio. Se smettessero di metterci la faccia, il corpo e tutto il resto non ci sarebbero pubblicità che mirano a far vedere una donna che purtroppo esiste e sempre di più. Sono quelle le donne che decidono di vendersi, sotto qualunque forma questo "vendersi" sia. La cosa preoccupante è esattamente il contrario, e cioè che oggi sono sempre di più appunto le donne disposte a mercificare il priprio ruolo e il proprio corpo al fine di avere delle facilitazioni.
    Sembra quasi che l’aver conquistato oggi la possibilità di essere più dichiarate nei confronti della vostra sessualità, invece di giovare abbia permesso a tante di voi di essere più esplicite anche nell’accettare quel ruolo.
    Non ci deve essere una donna mercificabile, non ci deve essere una donna capace appunto di dire "SI" a quel tipo di proposte. Non ci deve essere una donna MASCHIO.
    Vi prego, NON dovete essere uguali a gli uomini che di fatto contestate nel loro essere maschilisti, sporchi ecc. Cercate la parità dei diritti ma non dei ruoli. La donna che si arruola come soldato, è una donna che non ha fatto la differenza, è una donna che si è fatta uomo. Siete così belle nella vostra femminilità, nel vostro essere mamme, nel vostro essere sensibili, accorte, delicate. Dovreste cambiare il mondo, non cercare di eguagliare ciò che già essiste. Voi sareste la leva giusta per un futuro migliore, di cambiamento. Assumete ruoli importanti e di prestigio e portate il femminile e non il maschile in quei ruoli.
    Spero tanto in voi !!!!( e molto meno in quella "donna" delle pubblicità o da marchette di Berlusconi che non può fare la differenza )


  • (---.---.---.27) 18 gennaio 2012 16:00

    Infatti per fortuna di queste donne incazzate con l’uomo che lo scimmiottano ma criticano ce ne sono davvero poche.


  • (---.---.---.216) 21 gennaio 2012 01:58

    Che lagna! Ciascuno/a è padrone/a del proprio destino. Basta vittimismi. Sono donne-oggetto perché lo vogliono esseer. A suon di soldoni. Avete mai vista una modella o simili innamorarsi di un operaio o di un impiegato? Basta ipocrisie!


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