Due pugni dal Nord al Centro con comune violenza
l'altro ieri sera mi era arrivata su FB, tramite l’UDI, la storia di una vascabella e di una signora che, fortemente irritata dalla pubblicità che aveva visto e ritenendola lesiva per le donne, scrive il suo sdegno tramite e-mail alla Ditta. Le risponde il proprietario dell’azienda, Rullo Pasquale: “Cara Fabiana, hai tempo da perdere? Vieni qui che ci facciamo una bella scopata insieme, se sei abile e passabile. Altrimenti non rompere i coglioni.”
Stamattina mi sono trovata costretta a comunicare un'altra news sempre su FB: “Ventenne romano pregiudicato manda in coma con un pugno violentissimo la trentaduenne romena infermiera professionale: Metro ROMA". Non è un film. La cronaca racconta: "Il ragazzo e la donna si trovavano in fila per fare il biglietto, quando tra i due è nato un diverbio. In un secondo momento, quando la cosa sembrava finita, la lite si è riaccesa mentre i due si erano allontanati dallo sportello. Dalle parole, il 20enne è passato ai fatti, colpendo violentemente con un pugno il volto della donna, che è caduta all’indietro priva di sensi. Immediato è stato l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Roma Cinecittà, che con i militari impegnati nell’operazione “strade sicure”, dopo avere raccolto le testimonianze dei presenti, hanno rintracciato e arrestato l’aggressore. La donna prontamente soccorsa e trasportata d’urgenza presso il policlinico “Casilino”, è stata operata per le gravissime lesioni riportate al cranio ed è tuttora in coma. Il pregiudicato è stato condotto presso il carcere romano di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.”
Dopo una immediata calata di proteste scritte e telefonate, la foto “figabella” mi risulta che sia stata rimossa dal signor Pasquale. Strade Sicure: dal Portale delle Missioni svolte dalla Forza Armata in territorio nazionale e internazionale, sappiamo cosa fanno, con la Difesa ed Esercito. Sappiamo benissimo quali Risorse Umane e Tecnologiche siano riservate “generosamente” alla cittadinanza delle metropoli e quali Chiacchiere. Non abbiamo capacità di rimuovere la violenza che continua a camminare in maniera manifesta e strisciante. Ma l’impegno io l’ho preso con me: zitta da morta. Alla vostra sensibile attenzione, nessuno e nessuna si senta escluso. Non c’è niente da vedere, ma da spalancare gli occhi e il cuore e il cervello. Cattivo come adesso non lo sono stato mai? Dal pugno alla carezza? Viceversa. Figurati noi, se non sappiamo.
Continuano a giungere in questo 12 ottobre 2010, mentre scrivo, aggiornamenti come questo: “Operaio uccide moglie, arrestato Accoltellata la donna, forse marito non accettava separazione. BERGAMO, 12 OTT- Ha accoltellato e ucciso la moglie al culmine di una violenta lite nella loro casa di Treviglio (Bergamo). Arrestato un 51enne- I carabinieri hanno trovato la donna, 48 anni, riversa a terra nel sangue in salotto, con un coltello conficcato nello sterno. Il marito, un operaio, è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario, mentre scappava. I due stavano per separarsi ma forse l’uomo non si è mai rassegnato alla fine della matrimonio e ha colpito la moglie a gola e torace”. Allego anche il Comunicato che mi è appena arrivato da Valentina, che mi scrive: "Spero che la stampa non faccia morire anche questa notizia". Ripeto per tutte e tutti: non ci rassegnamo.
Comunicato ai MEDIA (di ieri)
Questa sera, 12 Ottobre 2010, ore 18.30-19.00 si svolgerà a Roma, una manifestazione cittadina auto organizzata, soprattutto apartitica. Sono invitati uomini e donne sensibili al problema. Protestiamo contro l’ennesima violenza sulle donne, da parte degli uomini senza distinzione di nazionalità. Porteremo i nostri lenzuoli insanguinati per sensibilizzare l’opinione pubblica, sulla violenza contro le donne, soprattutto per futili motivi e in casa. L’odio verso le donne alimentato da stampa, tv e dalla cultura maschilista italiana, deve essere eliminato attraverso forme di educazione nelle scuole e in famiglia.
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