Dal 2014 no esenzione Ici per la Chiesa
La recente indagine dell’Ue sui privilegi fiscali della Chiesa cattolica in Italia (Ultimissima del 12 ottobre) sembra aver spinto il governo ad eliminare dal 2014 parte delle esenzioni fiscali concesse.
In particolare l’Ici sarà di nuovo versata dalle strutture di enti ecclesiastici come alberghi, scuole, ospedali. Mentre rimarrà l’esenzione per i luoghi di culto, parrocchie, immobili utilizzati per servizi sociali convenzionati (mense, centri di assistenza e volontariato) ed aree extraterritoriali tutelate dai Patti Lateranensi (come il Vicariato, Castel Gandolfo, l’Università Lateranense). Secondo le stime, verrebbero così recuperati circa 1 miliardo di euro l’anno. In tempi brevi tornerebbero nelle casse dello stato circa 400 euro non versati dagli enti che oggi sono registrati. Quelli non registrati al fisco dovrebbero comunque pagare l’Imu (Imposta unica municipale).
La Commissione Europea indaga però anche sull’esenzione del 50% dell’Ires a favore degli enti ecclesiastici e sull’attribuzione dello status di enti “non commerciali” a quelli ecclesiastici, concesso dall’art. 149 del Tuir. L’Italia potrebbe comunque essere condannata a chiedere il recupero delle imposte non versate, con gli interessi.