lunedì 18 marzo 2019 - Marco Barone

Dal 2013, anno del colpo di Stato, oltre 4mila richieste d’asilo di egiziani in Italia

In questo momento il "bollettino" statistico sui richiedenti asilo è sicuramente ai minimi storici, con riferimento agli ultimi anni. Ma,le richieste, di chi riesce a trovare un modo per fuggire e chiedere protezione, asilo, arrivano. Come quelle degli egiziani in fuga dall'Egitto dittatoriale di Al Sisi.

 Nei primi tre mesi del 2019 si sono registrate 99 richieste d'asilo politico di egiziani. Ricordiamo che rifugiato è una persona fuggita dal proprio paese e bisognosa di ‘protezione internazionale’ a causa del rischio di violenza o persecuzione nel caso in cui facesse ritorno nel proprio paese, comprese le persone in fuga da guerre. Come ricorda l'ONU: "Il termine affonda le sue radici in strumenti giuridici internazionali, in particolare la Convenzione sui rifugiati del 1951 e il relativo Protocollo del 1967 e la Convenzione dell’OAU del 1969.
 
È possibile ottenere lo status di rifugiato presentando una richiesta d’asilo individuale o, nel caso di esodi di massa, attraverso il riconoscimento come rifugiato ‘prima facie’. I rifugiati non possono essere rimpatriati nel loro paese d’origine se non su base strettamente volontaria. Mentre il richiedente asilo, è "Una persona che, a titolo individuale, presenta una richiesta per il riconoscimento dello status di rifugiato ed è in attesa della decisione. I richiedenti asilo godono di ‘protezione internazionale’ nel periodo in cui la loro richiesta viene esaminata e, come per i rifugiati, non possono essere rimpatriati se non su base volontaria."
 
Dall'Egitto in sei anni si sono registrate in Italia 4.434 richieste d'asilo. Numeri importanti, certamente irrisori rispetto a quelli di altri Paesi, tanto che l'Egitto, in Italia, in questa classifica si pone intorno al ventesimo posto su una scala di venticinque Paesi. Ma pur trattasi di numeri significativi, che evidenziano lo stato di Paese insicuro che è l'Egitto, nonostante non venga dichiarato espressamente come tale. Governi americani in testa, seguiti da francesi, tedeschi, inglesi, italiani, Unione Europea, riconoscono,tutti, l'Egitto come un partner sicuro, affidabile e indispensabile.
 
E ogni tanto si ricordano, con una sorta di clausola di stile, fumosa, inconsistente, se non un vero insulto per la valenza dei diritti umani, di ricordare all'amico fedele egiziano, di rispettare i diritti umani.Il 2013 è stato l'anno della svolta in Egitto, verrà rovesciato con un colpo di stato l'unico presidente mai democraticamente eletto nella storia del Paese, porterà al potere Al Sisi, che verrà confermato con elezioni farlocche, stante la durissima repressione nei confronti di chi si oppone al suo regime, e chi si oppone al regime è liquidato come terrorista.I dati statistici di richiedenti asilo dall'Egitto in Italia vedono questo quadro: Marzo 2019, su 335 richieste totali , 10 sono di egiziani, a Febbraio 32, a Gennaio 57, 674, nel 2018, 829, nel 2017,776 nel 2016, 589, nel 2015, 659 nel 2014, 907 nel 2013, anno record, per un totale, ad oggi, di 4.434 richieste d'asilo politico in Italia.Andrebbe valutata l'opportunità di aprire dei corridoi umanitari in Egitto, per consentire alle persone di fuggire, viste le difficoltà estreme di allontanarsi da quel Paese, perchè se questa opportunità fosse garantita, i numeri sarebbero sicuramente di portata superiore.
mb



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