lunedì 9 maggio 2016 - Giacomo Nigro

Costruire ponti e abbattere muri

C’è modo e modo di affrontare il "problema" dei migranti

Ecco che al Brennero si rinnovano gli schemi già noti: ad ogni azione, corrisponde una reazione. Circa 500 così detti “No Borders” si sono recati a piedi verso il confine, sulla strada statale, verso uno dei punti dove, secondo i piani annunciati da Vienna, saranno ripristinati i controlli e posizionate le barriere metalliche anti-migranti. “Distruggiamo le barriere”, lo slogan del corteo organizzato dall’ala più dura dei manifestanti. Gli organizzatori della protesta anarchica, alla quale non partecipano partiti politici, hanno rifiutato ogni tipo di contatto e trattativa con la questura di Bolzano. Alla provocazione austriaca è corrisposta quindi questa reazione. Intanto l’Europa sta a guardare continuando a considerare i migranti come un “problema” riguardante solo i paesi di confine, di conseguenza da corda a Stati come l’Austria che evidentemente covano ancora gli antichi virus della malattia nazista.

Molti sono i modi di manifestare, anche questo lo è: “Con la mente e con il cuore, con speranza e senza vane nostalgie, come un figlio che ritrova nella madre Europa le sue radici di vita e di fede, sogno un nuovo umanesimo europeo”, ha detto il Papa. “Sogno un’Europa giovane, capace di essere ancora madre. Sogno un’Europa che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo. Sogno un’Europa, in cui essere migrante non sia delitto bensì un invito ad un maggior impegno con la dignità di tutto l’essere umano”.

La questione è evidentemente di portata epocale, occorre porre rimedio. A tal fine, come ha detto il Papa, ci farà bene evocare i padri fondatori dell’Europa. Essi seppero cercare strade alternative, innovative in un contesto segnato dalle ferite della guerra. Essi osarono cercare soluzioni multilaterali ai problemi che poco a poco diventavano comuni. I progetti dei padri fondatori, araldi della pace e profeti dell’avvenire, non sono superati: ispirano, oggi più che mai, a costruire ponti e abbattere muri.



3 réactions


  • jgniger (---.---.---.232) 9 maggio 2016 12:13

    Vorrei sognare come Papa Francesco, Lui è un pontefice (costruttore di ponti).


  • Giacomo Nigro Giacomo Nigro (---.---.---.15) 9 maggio 2016 12:41

    Giusto! Intanto il concreto Renzi è stato il più lesto a mettersi sulla scia del Papa. Ne ha sposato gli argomenti, ne intende cavalcare il messaggio politico. Ha compreso che, inseguendo le paure della gente, favorirebbe soltanto chi inventa mostri sempre più grandi. Soprattutto ha capito che un discorso come quello di Francesco, pronunciato davanti alla Merkel e a tutti i responsabili delle istituzioni Ue, da Schulz a Juncker, rappresenta un forte sostegno alle ragioni dell’Italia. Sui migranti e non solo. 

    http://www.lastampa.it/2016/05/07/italia/politica/ecco-i-politici-che-il-papa-manderebbe-allinferno-Y14NJvPcW5jeCh7C3OZYEM/pagina.html 


  • Giacomo Nigro Giacomo Nigro (---.---.---.15) 11 maggio 2016 14:30

    L’antica voglia di fossati...

    «La Gran Bretagna è parte dell’Europa ma non è in Europa». Il sofismo di Churchill è la frase ideale per illustrare la tensione culturale, economica e storica tra il Regno Unito e il resto del blocco continentale. Amore, odio, razionalità o passioni viscerali, voglia d’Europa o splendido isolamento. Il 23 giugno sapremo quale parte della dicotomia vince. Il referendum voluto da Cameron per mettere pace nel partito conservatore sta dilaniando un Paese che di solito è abbastanza calmo. 

    E il dibattito su «Brexit» sta mettendo molta paura a Bruxelles, Parigi e Berlino, che temono che altre nazioni vogliano mettere in discussione il progetto dell’Unione europea.  

    http://www.lastampa.it/2016/05/11/esteri/nostalgia-dellimpero-o-europa-a-londra-una-brexit-di-paura-7QTeZyDGkdy4QdjCDqar9L/pagina.html


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