lunedì 16 gennaio 2012 - Pamela Ferrara

Costa Crociere: la tragedia rivela la fedeltà al brand

La tragedia al largo dell’isola del Giglio ha scatenato il Web e in modo particolare i social network, come è ormai consuetudine.

Non è ancora del tutto chiara la causa dell’incidente, anche se sembra che l’ipotesi dell’errore umano sia la più probabile: ciò che è certo è che, in queste ore, Facebook non solo sta partecipando al dolore delle vittime, ma sta dimostrando la forza di un grande brand.

Innanzitutto Costa Crociere non ha nascosto la testa sotto la sabbia, come troppe volte abbiamo visto fare in caso di errore: poche ore dopo la tragedia, il cordoglio della compagnia è stato espresso attraverso una comunicazione su Facebook, e gli utenti hanno risposto con commenti di solidarietà.

Certo sulla pagina si possono leggere anche accuse e critiche, ma la maggior parte dei messaggi sostiene la compagnia chiamando in causa l’esperienza diretta:

“Ho viaggiato con Costa con la mia famiglia e siamo stati trattati benissimo, i miei figli non volevano più scendere alla fine. La rifarei comunque. Certo la paura c’è sempre, ma è presente anche quando viaggio in macchina”.

“Mi spiace tantissimo che sia successo tutto ciò , ma sono e sarà sempre fedele alla flotta costa. bacio a tutti”.

“Ho fatto tanti viaggi con Costa e continuerò a farli.Peccato abbiamo perso una nave magnifica!!!!!Sono comunque molto dispiaciuta per chi ha subito questo trauma”.

Anche i dipendenti della compagnia hanno creato un gruppo sul social network per difendere l’operato dei colleghi e del comandante, in queste ore al centro delle accuse, sottolineando quanto sia difficile mantenere il controllo della situazione quando migliaia di persone sono in preda al panico.

Ne emerge una sensazione disarmante di attaccamento e solidarietà, di fronte alla quale risulta difficile non simpatizzare con il brand.



7 réactions


  • (---.---.---.96) 16 gennaio 2012 13:36

    cazzo dici? parli di simpatia per un brand in questi casi?!


  • (---.---.---.132) 16 gennaio 2012 15:52

    DIciamo che sono vicini alla Costa...un po’ troppo...


  • martin martin (---.---.---.23) 16 gennaio 2012 17:33

    Davvero commovente. Bisognerebbe chiedere anche ai due sposini coreani cosa ne pensano del brand. O ai membri dell’equipaggio rimasti intrappolati. La testa sotto la sabbia semplicemente non era possibile nasconderla in questo caso, ed il cordoglio espresso in face non mi pare poi sta gran cosa. Non che ce l’abbia col brand ma secondo me esprimere cordoglio era il minimo..


  • (---.---.---.133) 16 gennaio 2012 19:36

    Capisco che oggetto dell’articolo é un aspetto di marketing, non la tragedia in se, ma questo articolo mi sembra comunque totalmente fuori luogo . "Peccato abbiamo perso una nave bellissima"?????? chi ha scritto quella frase é un demente. 


  • (---.---.---.12) 16 gennaio 2012 22:42

    Il cordoglio si doveva dimostrare con i fatti. I dirigenti Costa si sarebbero dovuti precipitare immediatamente per coordinare i soccorsi visto che lo staff di bordo non era all’altezza e non mi pare che ciò sia accaduto. Adesso hanno persino l’impudenza cinica di farsi pubblicità.
    CESARE ZACCARIA


  • (---.---.---.172) 16 gennaio 2012 23:37

    Fedeltà al brand? Chiedilo alle vittime ... del brand!


  • (---.---.---.131) 17 gennaio 2012 11:30

    Anch’io ho viaggiato con costa crociere e sono andata molto bene, non ho niente da dire sulla compagnia, anzi mi sembra molto seria e responsabile, come dici nell’articolo sono sempre stati loro ad assumersi la responsabilità. Ma non ho voglia di difendere il comandante, ho letto che era fuori la strada prevista e che ha rischiato. Se queste ipotesi vengono confermate, lui non ha perdono perché ha rischiato con la vita di molte persone, per tanto dovrà rispondere sui fatti. Tutto qui. Sara di cessione del quinto.


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