martedì 16 aprile 2019 - Riccardo Noury - Amnesty International

Corea del Sud, sentenza della Corte costituzionale: l’aborto non è più un reato

L’11 aprile sarà ricordato in Corea del Sud come un giorno storico per i diritti delle donne.

La Corte costituzionale ha stabilito che l’aborto non è più un reato, colpendo quelle leggi che, punendo col carcere chi interrompeva la gravidanza e i medici che le assistevano, avevano costretto innumerevoli donne a ricorrere ad aborti clandestini e in condizioni sanitarie spesso orribili.

Le norme oggetto della sentenza della Corte costituzionale prevedono una multa e una condanna fino a un anno per il reato di aborto e fino a due anni per i medici che lo praticano, salvo nei casi di stupro, incesto, grave disordine genetico o rischio per la salute della donna. Anche in queste eccezioni, l’interruzione di gravidanza deve aver luogo nei primi sei mesi di gravidanza e necessita del consenso del coniuge.

Nella sua sentenza, la Corte costituzionale ha imposto al governo la data ultima del 31 dicembre 2020 per riformare la normativa in materia d’aborto.




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