venerdì 13 agosto 2021 - Riccardo Noury - Amnesty International

Corea del Sud, presentata proposta di legge contro la discriminazione

Per la decima volta dal 2007, il 9 agosto è stata presentata all’Assemblea nazionale della Corea del Sud una proposta di legge per vietare la discriminazione in tutte le sue forme.

Il promotore del testo è il parlamentare Park Joo-min, del Partito democratico che guida il governo.

Ora sarà necessario mettere d’accordo i presentatori delle varie proposte di legge per arrivare a un testo unico. La maggioranza parlamentare per votare sì c’è.

Potrebbe andare diversamente, dunque, rispetto agli ultimi 14 anni durante i quali l’Assemblea nazionale ha respinto persino le raccomandazioni del governo e della Commissione nazionale per i diritti umani.

Ma l’impresa più ardua resta quella di convincere parte dei parlamentari, dell’opinione pubblica e dei mezzi d’informazione che il divieto di discriminazione deve comprendere anche quello nei confronti delle persone Lgbtiq+.

L’argomento è del tutto tabù tra le forze armate. Quasi tutti gli uomini trascorrono almeno 18 mesi di leva in un ambiente fortemente omofobo in cui la violenza contro le persone Lgbtiq+ è istituzionalizzata. L’articolo 92.6 del codice militare equipara le relazioni omosessuali tra adulti consenzienti al reato di “molestia sessuale” e prevede fino a due anni di carcere.

Durante la pandemia, in più occasioni la diffusione del Covid-19 è stata pubblicamente associata all’orientamento sessuale e all’identità di genere

(Nella foto, uno dei poster della campagna contro l’odio promossa da Amnesty International Corea del Sud)

 




Lasciare un commento