lunedì 25 maggio 2020 - Riccardo Noury - Amnesty International

Condanne a morte via Zoom, la volta di Singapore

Se quasi ovunque il sistema giudiziario è quasi paralizzato a causa della pandemia da Covid-19, alcuni stati non si arrendono e il lavoro va tragicamente avanti.

Dopo che il 6 maggio in Nigeria era stata emessa la prima condanna a morte in un processo con giudice, imputato e avvocati collegati via Zoom, ieri Singapore ha reso noto di aver seguito l’esempio: il 15 maggio un cittadino di nazionalità malese, Punithan Genasan, è stato condannato alla pena capitale per cessione di droga. Il collegamento è durato solo il tempo perché il giudice leggesse la sentenza all’avvocato.

 




Lasciare un commento