giovedì 23 febbraio 2012 - UAAR - A ragion veduta

Comunione e Liberazione vuole far beatificare don Giussani

Non è venuta meno nemmeno questa volta la regola non scritta che ogni organizzazione interna alla Chiesa Cattolica deve prontamente promuovere la causa di beatificazione (e poi di canonizzazione) del proprio fondatore, se vuole rimarcare il proprio potere.

Comunione e Liberazione chiede dunque ufficialmente da Milano, dove controlla Regione e arcidiocesi, che don Luigi Giussani, morto soltanto sette anni fa, sia proclamato beato. E’ quasi certo che riuscirà nell’intento, perché la correlazione diretta tra la proclamazione della santità del fondatore e la potenza del movimento che ha fondato è un fenomeno rilevato tantissime volte, nella storia della Chiesa.

Del resto, basta leggersi libri come La lobby di Dio di Ferruccio Pinotti o Cosa loro di Canetta & Milanesi per capire che di miracoli, don Giussani, è riuscito a farne veramente tanti: dalla moltiplicazione delle poltrone degli amici di CL a un giro di affari da far invidia a qualche multinazionale.

Le beghe giudiziarie della galassia ciellina sono solo quisquilie temporali che, come è ben noto, non sono degne della minima attenzione da parte di chi coltiva le più alte virtù spirituali.



3 réactions


  • (---.---.---.27) 23 febbraio 2012 14:50

    Non si riesce proprio a vedere altro nell’opera di don Giussani?


    Siamo proprio sicuri che nel più profondo della nostra coscienza non ci sia qualcosa d’altro che il nostro ego tristissimo e solitario?


  • Nihil NIhil Nihil NIhil (---.---.---.207) 2 marzo 2012 15:32

    Mi domando e chiedo: ma se non siete cattolici, né credenti, se aborrite ogni forma di confessionalismo tout court, che cosa vi interessa se don Luigi Giussani diventerà beato? Cosa vi cambia?


  • paolo (---.---.---.73) 4 marzo 2012 18:38

    Concordo con Nihil ,è giusto che chi ci crede santifichi chi gli pare ,lo scandalo semmai è che oltre alla santificazione si pretenda anche di amministrare la cosa pubblica ,mi sembra che l’articolo si richiamasse a questo .


Lasciare un commento