martedì 16 luglio 2013 - alessandro tantussi

Cina: previsioni di crescita sotto il 7%

Nonostante la crescita del PIl, è dal 2009 che in Cina aumenta la disoccupazione e questa inquietante tendenza sembrerebbe destinata ad aggravarsi.
 
Il dato sarebbe drammatico per un paese con una popolazione di 1,5 miliardi di persone, buona parte delle quali ha un tenore di vita ancora decisamente inferiore agli standard occidentali. 
 
In Cina, come avviene in ogni paese in fase di sviluppo o di "rivoluzione" industriale, per raggiungere la piena occupazione sono necessari tassi di crescita del PIL molto superiori a quelli che sarebbero sufficienti a noi per mantenerla.
 
La diffusione della tecnologia e la sostituzione del lavoro umano con quello delle macchine e l'aumento della produttività libera buona parte della forza lavoro, che deve prontamente trovare un' altra occupazione. 
Ma se la crescita rallenta la disoccupazione rischia di aumentare rapidamente
 
La situazione in quella che dovrebbe essere la seconda economia mondiale è molto delicata: la diffusione incontrollata e soprattutto non quantificabile del credito extrabancario, quindi delle cosiddette banche ombra, è un argomento spinoso tanto da aver convinto le autorità ad accettare tassi di crescita minori, pur di dare tempo alle riforme fiscali e politiche (in realtà piuttosto lente) di dare i proprio effetti.
 
Come se non bastasse la credibilità dei dati macroeconomici diffusi dalle autorità cinesi non è ritenuta molto attendibile dagli occidentali.
 
Tutto ciò potrebbe aggravare le previsioni sulla crisi economica internazionale, in relazione alla quale qualche economista si arrischia nuovamente a vedere la luce in fondo al tunnel, potrebbero essere le luci del "treno" cinese che ci potrebbe travolgere definitivamente.
 
 


3 réactions


  • (---.---.---.99) 16 luglio 2013 18:01

    Io non ho capito cosa significano tutti gli aggettivi usati. In Italia c’è una disoccupazione giovanile del 35%

    http://www.istat.it/it/charts/lavor...

    e penso che sia sottostimata. Comunque quello è un numero che significa grave disoccupazione: in Cina c’è il 35% di disoccupati?


  • (---.---.---.39) 16 luglio 2013 19:19

    ma io non critico mica la Cina! probabilmente la Cina fino a pochi mesi fa ha perfino trainato l’economia mondiale evitando una recessione peggiore, per questo la definisco "TRENO". Solo che ora le cose sembrano andare peggio e ne pagheranno le conseguenze sia i cinesi che gli europei, gli italiani... ecc ecc Per quanto riguarda l’uso degli aggettivi... io sono laureato in Economia e non in Lettere, però non mi sembra di poter condividere la tua critica.

    Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile in Italia nessuno mette in discussione i tuoi dati, e non mi sembra di averlo fatto nell’articolo, semplicemente perché non ne ho parlato. Comunque quel 35%, se la Cina rallenta, potrebbe anche diventare il 36%...



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