Chiesa di Napoli | Il lupo perde il pelo ma non il vizio

Come sanno bene coloro che mi seguono, io auspico la trasparenza e l’onestà in tutte le amministrazioni, ivi compresa quella della Chiesa di Napoli.
Per conseguire questo obiettivo, io ed i miei collaboratori ci documentiamo scrupolosamente al fine di garantire una informazione libera e reale.
Io non sono un “corvo” che invia alla Santa Sede lettere anonime: io ci metto la faccia ed auspico che gli altri facciano lo stesso con il sottoscritto.
Ovviamente, non sono neppure un “leone da tastiera” ed emotivamente, fisicamente ed economicamente ne ho pagato le conseguenze fino in fondo, perché si sa che la verità a molti non piace.
Prioritariamente, voglio segnalare che, da tempo immemore, novembre 2024, non vengono aggiornate le nomine arcivescovili ne’ sul sito web diocesano ne’, tantomeno, sul periodico mensile “Ianuarius”, in particolare quelle relative ai governi eletti nelle varie Confraternite nonché quelle che riguardano i commissari arcivescovili.
La suddetta rivista Diocesana di Napoli, Ianuarius esce sistematicamente con lunghi mesi di ritardo, alla fine da diventare quasi sempre trimestrale, basti pensare che l’ultimo numero, che ha raggruppa gli ultimi tre mesi del anno 2024, ottobre, novembre e dicembre è arrivato agli abbonati il 2 aprile 2025,considerando ottobre, sono 9 mesi di ritardo con notizie ormai incredibilmente vecchie tanto che nessuno leggerà, a tutt’oggi 2° giugno non è ancora arrivato quello di gennaio 2025,molto probabilmente il direttore don Doriano Vincenzo De luca in tutt’altre faccende è affaccendato per cui non ha tempo per poter assemblare il materiale da pubblicare.
Senza voler puntare l’indice su chicchessìa, spero si convenga con me che questa mancata o ritardata informazione non ha spiegazione alcuna: c’è una redazione, ci sono direttori responsabili, c’è un portavoce ufficiale dell’Arcivescovo (che benché ultra ottantenne, penso conosca il suo mestiere e non sia rimbambito). Perché, dunque, non si aggiornano le nomine? Mistero! Questa mancanza di aggiornamento spinge istintivamente a diffidare: perché questa voluta disinformazione?
Fatte queste debite premesse, vengo al dunque: mi giunge notizia che il Rev. Don Lucio Pagano, direttore dell’Ufficio Confraternite della Curia Arcivescovile di Napoli, in occasione della tornata elettorale interna all’Arciconfraternita dei Pellegrini (peraltro fissata improvvidamente per i prossimi 8 e 9 giugno, ovvero in concomitanza con i Referendum nazionali), ha nominato Delegato Arcivescovile (ovvero rappresentante e garante)per le operazioni di voto Gianfranco Wurzburger che, a 57 anni, da poco è stato inquadrato come dipendente della Curia di Napoli, obiettivo che aveva invano inseguito per anni, già con il Cardinale Sepe.
Il problema non sussisterebbe se il Wurzburger non fosse confratello della medesima Arciconfraternita!!!Viceversa, mi meraviglio che l’attiva Arciconfraternita dei Pellegrini, che annovera diverse centinaia di confratelli, nelle persone dell’attuale governo nonché dei numerosi candidati alle varie cariche, non abbia fatto rilevare questo inconveniente al Rev. Pagano, evidentemente poco attento nel valutare.
Anche in virtù del fatto che il Wurzburger non è un confratello tout court:
- ha ottenuto in fitto, a prezzo di favore, dall’Arciconfraternita dei Pellegrini (700 euro al mese), un lussuoso appartamento sito in Piazza Cavour n. 58, di circa 300 mq, dove lo stesso ha aperto un B&B di charme, “La dimora del Conte” (non so se il Wurzburger sia anche provvisto di titolo nobiliare);
- sempre Gianfranco Wurzburger ottenne, diversi anni fa dall’Arciconfraternita dei Pellegrini, la concessione del “Giardino degli Scalzi” in Via S. Teresa degli Scalzi al Museo, per farne un orto didattico nonché per produrre e vendere liquori con i frutti degli alberi del giardino;
- ed ancora il Centro Didattico “Fabrizio Pignatelli” dove, mentre prima confratelli e consorelle si adoperavano a titolo gratuito e volontario, da un pò di anni il doposcuola per bambini bisognosi è gestito da operatori del Wurzburger dietro pagamento di un corrispettivo economico;
- sono in attesa di ricevere, dallo stesso Wurzburger, chiarimenti in merito alla distribuzione di calze della Befana ed uova di Pasqua che, annualmente, l’Arciconfraternita dei Pellegrini gli acquista per sostenere le attività dell’ASSO.GIO.CA, associazione creata dallo stesso Wurzburger.
Alla luce di quanto sopra esposto, con manifesta evidenza, ci sarebbe già da discutere come il Wurzburger possa essere confratello, e men che mai può essere Delegato Arcivescovile in occasione delle votazioni per le cariche elettive, non essendo super partes! Laddove la Curia di Napoli non dovesse procedere all’avvicendamento del Wurzburger, le elezioni sarebbero da invalidare, e questo lo sottoscrive una persona che non è confratello dei Pellegrini!
Questo piccolo esempio è la riprova delle contraddizioni che connotano (in negativo) la gestione delle Confraternite nell’Arcidiocesi di Napoli.
Su questo argomento, in particolar modo sulla holding di Via S. Anna dei Lombardi n. 44, con i miei consulenti (legali, architetti, commercialisti, geometri, informatici) stiamo studiando a fondo l’articolazione del patrimonio immobiliare, al fine di rendere edotti i nostri followers sull’entità dello stesso nonché sul fiume di denaro che ne deriva e che non si sa dove vada a sfociare. Giusto come aperitivo, finora abbiamo censito 423 unità immobiliari riconducibili al controllo di Via S. Anna dei Lombardi n.44, e siamo solo all’inizio…
Continueremo a studiare ed a documentarci per arrivare a stilare un report finale, benché i richiamati esperti ci abbiano già detto che ci si imbatte in un sistema di scatole cinesi, molto difficile da interpretare.
Il tutto sempre al servizio della libertà e della trasparenza.