venerdì 20 febbraio 2015 - Roberto Bortone

Chi è al-Baghdadi, il Califfo dello Stato Islamico

Le nuove foto e i documenti diffusi da Al Arabiya nei giorni scorsi rivelano nuovi dettagil sul leader dell'ISIS Abu Bakr al-Baghdadi.

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Il documento di identità di Abu Bakr al-Baghdadi
 
Un comunicato del Consiglio dello Stato Islamico dell'Iraq annunciava la sua nomina a capo dell'Is a Ninive, in Iraq. E' il 16 maggio del 2010. Il 1 ottobre 2011 gli Usa mettono una taglia su di lui di 10 milioni di dollari. Poi il nulla fino al 1 novembre 2012 quando in un audio messaggio parla per la prima volta dell'esigenza di una rinascita dello Stato Islamico. Al-Baghdadi incita i suoi combattenti a continuare la lotta in Siria e Iraq. Nasce formalmente l'Isis.
 
Tra gli attori del conflitto siriano la sua visibilità cresce velocemente: si arriva dunque nel gennaio del 2014 alla rottura con al-Nusra, gruppo affiliato di Al Qaeda.
 
Abiti neri e turbante, il leader musulmano ricompare in pubblico, per la prima volta in un video. E' il luglio del 2014: dalla Moschea di Musu, in Siria, si rivolge ai fedeli musulmani ordinando loro di obbedirgli. E' la sua incoronazione a Califfo. Da allora, nessun altra immagine del leader è stata pubblicata.
 
L'ultima immagine pubblica di Abu Bakr al-Baghdadi Ma da dove viene al-Baghdadi? Non si conosce molto della sua storia personale. Il vero nome di nascita di al-Baghdadi è Ibrahim Awad Ibrahim al-Badry, nato a Samarra, nella pianura ad est del fiume Tigri nel 1971. Ha completato gli studi universitari tra il 1991 e il 1992 presso la Baghdad University.
 
Dal febbraio al dicembre del 2004 risulta tra i detenuti "civili" presenti nella carceri irachene durante l'occupazione amiericana dell'Iraq. AL fianco del nome, nel registro del carcere, la sua professione lavorativa: segretario amministrativo. «Non era uno dei peggiori», dirà il colonnello statunitense Kenneth King. Al-Baghdadi infatti non viene rinchiuso nel Compound 14, riservato ai più estremisti.
 
Nel corso del 2014 alcune operazioni di intelligence libanesi avevano portato all'arresto di alcuni componenti della sua famiglia. Una delle sue quattro mogli, Saja al-Dulaimi, siriana, viene fermata mentre stava cercando di attraversare il confine tra il Paese del presidente Bashar al-Assad e il Libano, usando documenti falsi insieme al figlio di otto anni avuto proprio con il leader di Isis. Secondo fonti interne al Governo di Beirut, l’operazione viene portata a termine grazie all’aiuto “di servizi d’intelligence stranieri”. 
 
Da ieri il leader Isis è stato inserito dal Pentagono nella famigerata lista nera con i leader da eliminare. Ascese e cadute di leader sanguinari. Una storia già vista costellata di stragi e tragedie.


1 réactions


  • (---.---.---.146) 20 febbraio 2015 11:56

    E le famose foto che lo ritraggono assieme al senatore Mc.Cain?


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