sabato 20 novembre 2010 - ivan

Che dio, la sorte o la fortuna, ci salvino almeno da Marina Berlusconi

dinastie..

Se in un tempo non troppo lontano si parlava di dinastie industriali e si seguivano con interesse le successioni ed il passaggio delle consegne, la deindustrializzazzione del paese ha diversamene indirizzato, in materia di saghe familiari , la curiosità degli italiani. Molto più facile di questi tempi occuparsi di dinastie politiche.

E' la politica che conta in questo paese sempre più povero e marginale. Con la politica si può conquistare fama, autorità , potere e ricchezze diversamente insperate, senza rischiare alcunchè di proprio. Le dinastie politiche che pure fanno parte della storia italiana, rischiano di diventare sempre più attuali e di moda nei nostri giorni. Nella vecchia Repubblica è utile menzionare solo i casi più evidenti di La Malfa e Craxi. Entrambi hanno avuto figli che hanno deciso di seguire le orme dei padri, anche se non sempre sono riusciti ad eguagliarli. Nella seconda Repubblica il caso più evidente fino ad ora sembra proprio essere quello di Renzo Bossi. Anche se il "delfino della Lega" fino ad ora è passato alla storia più per le sue disavventure scolastiche che per le doti politiche. Chissa che prima o poi non riesca a diventare Ministro dell'Istruzione e dell'Università. In Italia oramai abbiamo toccato il fondo e le abbiamo viste quasi tutte. Questa tra l'altro potrebbe non essere la peggiore.

E' di questi giorni invece l'indiscrezione che anche Marina Berlusconi era intenzionata a scendere in campo assieme al padre. Ha fatto per questo enorme piacere leggere la smentita, affidata ad una nota della Fininvest, augurandoci che questa almeno sia vera. "Non c'è nulla di vero" ha precisato un portavoce "si tratta di semplici illazioni che non sono mai esistite". Meno male, pericolo scampato, o almeno lasciateci la speranza e anche l'augurio. Nulla di personale naturalmente contro Marina, ma un Berlusconi credo che basti ed avanzi a questo paese, e non solo per l'evidente conflitto di interessi che rischierebbe di perpetuarsi insoluto. Se il "Trota" non siamo riusciti proprio ad evitarlo e rischiamo di sorbircelo fino a che "vivrà" (politicamente si intende) il padre, che iddio, la sorte o la fortuna riescano almeno ad evitarci Marina Berlusconi. Anche perché non se ne può più già così, e la sopportazione ha i suoi evidenti, ed innegabili, limiti.



2 réactions


  • alessandro tantussi alessandro tantussi (---.---.---.51) 20 novembre 2010 15:22

    Marin Berlusconi ha già detto un’infinità di volte che non ci pensa nemmeno. Sono certo però che, se continuate così, ci ripensa. Si vede proprio che non puoi fare a meno di un Berlusconi, peccato.


  • ivan (---.---.---.117) 22 novembre 2010 11:37

    è un errore pensare che i detrattori del Premier non possano farne senza perchè lo criticano. Si critica il male , non perchè non si riesce a farne a meno, ma perchè è giusto farlo, se lo si considera un male.


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