giovedì 20 ottobre 2011 - Gordiano Lupi

Castro e Chavez conversano sul futuro del mondo

Fidel Castro ha detto che questa settimana ha parlato a lungo con il suo amico e discepolo Hugo Chávez, sul tema: "Un mondo migliore e più giusto", mentre il Presidente venezuelano si stava sottomettendo ad alcuni controlli medici in terra cubana. 

“Ho parlato molto con lui. Ho cercato di spiegargli la passione che mi anima nel dedicare le mie ultime energie al sogno di un mondo migliore e più giusto", ha scritto ieri Fidel Castro su Granma, in una delle sue famose Riflessioni.

Fidel Castro ha 85 anni e ha ceduto il potere al fratello Raul da 5 anni, per un grave problema di salute. Adesso dedica il suo tempo a scrivere e a studiare, ritagliandosi un ruolo da vecchio saggio e da padre della patria. I suoi interessi principali sono la critica alla globalizzazione e la storia della sua rivoluzione, che vuole tramandare nel modo migliore possibile. Chávez si è operato il 20 giugno all'Avana per un tumore maligno e si è sottoposto a quattro cicli di chemioterapia. Adesso sta facendo ulteriori controlli nella capitale cubana. 

“Sono in grande sintonia con il leader boliviano ed è con lui che condivido i miei sogni, soprattutto adesso che l'impero mostra i segni evidenti di una malattia terminale", ha scritto Castro riferendosi agli Stati Uniti e ai suoi alleati. 

Il vecchio leader ha aggiunto: "Salvare l'umanità da un disastro irreversibile è la nostra missione. Non possiamo affidare il mondo alla stupidità di qualche mediocre presidente, come alcuni che negli ultimi anni hanno guidato l'Impero. Paesi emergenti, come Cina e Russia, sempre più protagonisti della scena internazionale, potranno raggiungere l'importante obiettivo di lottare per un mondo migliore, insieme ai paesi sottosviluppati". 

Secondo Fidel Castro, il Venezuela possiede uno straordinario sviluppo educativo, culturale e sociale, oltre a immense risorse energetiche e naturali. Per questo, a suo parere, diventerà un modello rivoluzionario per il mondo intero. 

"La Rivoluzione Bolivariana in breve tempo può creare posti di lavoro non solo per i venezuelani, ma anche per i fratelli colombiani, un popolo laborioso e coraggioso, ma che vive in condizioni di estrema povertà", ha concluso Fidel Castro.

 

La vignetta allegata: come il fumettista Garrincha vede la morte di Laura Pollan.



3 réactions


  • Damiano Mazzotti Damiano Mazzotti (---.---.---.253) 20 ottobre 2011 11:22

    Secondo me questa è una vignetta iperculturalizzata che molti italiani non sono in grado di capire... pure io sono molto in difficoltà...


  • Gordiano Lupi Gordiano Lupi (---.---.---.101) 20 ottobre 2011 19:29

    credo che limitate molto l’intelligenza degli italiani... chi segue le cose cubane la comprende, chi non le segue, no. non c’è niente di iperculturalizzato. le dame in bianco sfilano con un gladiolo rosso in mano. laura pollan è morta. il gladiolo simboleggia laura. i due che guardano di nascosto sono raul e fidel. poi fate voi. le cos eintelligenti, credo che non siano un optional.


  • Damiano Mazzotti Damiano Mazzotti (---.---.---.226) 21 ottobre 2011 00:31

    Così possono comprendere anche i ragazzi che ci seguono che sono tanti... e chi non segue da vicino le vicende cubani... e poi per certe persone i fiori sono tutti uguali...


Lasciare un commento