martedì 18 ottobre 2011 - Giovanni Rossi

Cassa integrazione guadagni e soldi pubblici: ...e io pago!

La Cassa integrazione guadagni è una prestazione economica (erogata dall’INPS) che integra o sostituisce la retribuzione dei lavoratori presso aziende in momentanea difficoltà produttiva. I soldi della Cassa integrazione sono quindi soldi pubblici.

La Cassa integrazione guadagni, che può essere ordinaria (CIG ordinaria) o straordinaria (CIGS), è uno strumento che permette alle imprese, in attesa di riprendere la normale attività produttiva, di essere sollevate dai costi della manodopera non utilizzata e di evitare i licenziamenti.

È ordinaria quando la crisi dell’azienda dipende da eventi temporanei (mancanza di commesse, eventi meteorologici ecc.); è straordinaria quando l’azienda deve fronteggiare processi di ristrutturazione (cambiamento di tecnologie), riorganizzazione (cambiamento dell’organizzazione aziendale), riconversione (cambiamento dell’attività) o in caso di crisi aziendale.

Per ottenere la CIGS per crisi aziendale l’impresa deve presentare, tra l’altro, un piano di risanamento che, partendo dall’esame delle cause che hanno determinato la crisi, individui la strada da percorrere per uscirne.

Sono però purtroppo numerose le aziende che utilizzano illegittimamente questo strumento e l’INPS ha di recente accentuato i controlli ispettivi per sanzionare gli abusi revocando in diversi casi il decreto di autorizzazione per motivazioni imputabili all'azienda, per poi procedere al recupero presso l’imprenditore delle somme già erogate ai lavoratori.

Per avere un’idea delle cifre, prendiamo ad esempio ROMI Italia, filiale italiana della multinazionale Brasiliana ROMI S.A., che dal luglio 2008 ha acquisito le attività ex Sandretto Industrie, con due stabilimenti in Piemonte, a Grugliasco e Pont Canavese nel torinese.

I lavoratori ROMI Italia sono da sempre in Cassa integrazione: facendo due conti e considerando una media di 150 lavoratori che hanno percepito in media € 850,00 al mese, in un anno sono 1.530.000,00 euro; quindi in tre anni sono 4.590.000,00 euro; in altre parole ROMI Italia dal luglio 2008 ad oggi ha usufruito di circa 5 milioni di euro di denaro pubblico erogato attraverso l’INPS.

Sarebbe interessante conoscere il piano di risanamento che, partendo dall’esame delle cause che hanno determinato la crisi, individui la strada da percorrere per uscirne che ROMI Italia ha presentato all’INPS per beneficiare di tanti denari ed anche per capire quando e come l’Azienda prevede di uscire dalla crisi.

"A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina". Giulio Andreotti



1 réactions


  • Renzo Riva Renzo Riva (---.---.---.218) 11 luglio 2012 06:42
    Ecché!
    Marco Nurra,
    Credevi davvero che la “decrescita felice” fosse a costo zero?
    .
    Lacrime, sangue e…
    stridor di chiappe.

    LE CAROTE SONO FINITE
    È RIMASTO SOLO IL BASTONE

    Inoltre per non dover sperperare soldi pubblici in CIG, ordinaria o speciale,
    c’è una sola soluzione chiudere la fabbrica e licenziare.

    Tertium non datur

    Renzo Riva
    349.3464656

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