venerdì 10 luglio 2020 - Riccardo Noury - Amnesty International

California, i condannati alla pena capitale muoiono di coronavirus

In California è in vigore dallo scorso anno una moratoria sulla pena di morte. Ma i condannati alla pena capitale muoiono ugualmente: di Covid-19.

Nella nota prigione di San Quintino la pandemia è entrata con una velocità autostradale.

I contagi a inizio luglio erano 1436: di questi, 1369 risultavano ancora “attivi”, 48 erano stati “risolti” (gli aggettivi sono quelli dei comunicati ufficiali) e di 13 prigionieri non si sa come stiano e se siano ancora vivi, dopo che sono stati rilasciati.

I morti, finora, sono stati sei. Di questi, cinque erano in attesa di un’esecuzione, da decenni, che con ogni probabilità non avrebbe mai avuto luogo.

I loro nomi: Joseph Cordova (75 anni) Richard Stitely (71), Scott Erskine (57), Dewayne Michael Carey (59) e Manuel Machado Alvarez (59).

La prigione di San Quintino è stata costruita nel 1852 e non ha subito particolari ammodernamenti. Le celle hanno sbarre al posto delle porte e questo è il secondo motivo per cui il Covid-19 è entrato facilmente.

Ma il primo, incomprensibile motivo per cui la prigione che al 31 maggio aveva registrato zero positivi ora è la prima negli Usa per numero di contagi, è il trasferimento di oltre 121 detenuti dal carcere di Chino, dove era stato registrato un focolaio.

Foto di Ichigo121212 da Pixabay 




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