Calabrese stupra e fa abortire polacca: interruzione involontaria di gravidanza

Da un trafiletto su un quotidiano locale.
"Un uomo ha ripetutamente stuprato, massacrato di botte fino a spaccarle i denti, minacciato di cospargerla di benzina e darle fuoco se lo lasciava e infine fatto abortire a suon di calci e pugni, la sua convivente".
Lui è italiano, lei polacca. Non lo specificherei (anche perché è solo uno dei tanti casi avvenuti solo negli ultimi giorni, con vittime e carnefici di varie nazionalità) ma mi forzo a farlo, in nome della critica all’economia politica dello stupro.
Il trafiletto trova lo spazio per specificare che lui è calabrese. Si sa, anche senza scomodare troppo il buon vecchio Alfredo Niceforo e l’antimeridionalismo riattivato dalla Lega Nord, al momento opportuno certi italiani tornano ad essere "marocchini".