martedì 26 luglio 2011 - GeriSteve

Breivik, il pazzo isolato che ha agito da solo. Ma sarà vero?

I fatti lasciano spazio a molti dubbi, mentre la fretta e l’ostinazione nell’affermare che si tratta di un pazzo che ha fatto tutto da solo giustificano il sospetto che così si voglia far credere.

Sul Corriere della Sera un editoriale di Magris afferma che il “caso Breivik” va considerato come un semplice fatto di cronaca nera e che non si deve assolutamente cercare il complotto; Severgnini ci spiega che la colpa è della psicopatologia e della troppa facilità nell’ottenere armi. 

Qui su Agoravox Giuseppe Caglioti si affanna a sostenere che non si deve parlare di fondamentalismo cristiano, ma (in risposta a un mio commento) di un esaltato che pare non fosse legato ad alcuna istituzione religiosa. Altri sostengono che una persona da sola non può organizzare ed attuare così bene una tale strage e che a sparare non può essere stato uno soltanto.

Io non sono un grande esperto di armi moderne, ma quasi cinquant’anni fa, da militare, ho fatto moltissime esercitazioni a fuoco di giorno, di notte e sulla neve, sparando su sagome con armi che già allora erano vecchie, e mi sento di affermare che anche un pessimo tiratore non incontra nessuna difficoltà tecnica ad ammazzare un centinaio di ragazzini disarmati disponendo di buone armi semiautomatiche, di munizioni e di un’ora e mezzo di tempo, anzi: è piuttosto strano che non li abbia uccisi tutti. Se davvero aveva un complice, forse è proprio con lui che si è distratto e ha perso tempo.

Eppure, tutta questa smania di chiudere la faccenda come un caso di pazzia solitaria non mi convince affatto: io credo che la verità sia tutt’altra.

Dico subito che non dispongo di informazioni riservate e tanto meno di prove: mi limito a ragionare sui pochi fatti che appaiono certi e li raggruppo in tre argomenti:

Il video postato su youtube il giorno stesso della strage, in cui Breivik si presenta come facente parte dei “Templari 2083”, richiama una serie di precedenti storici, con belle musiche di sottofondo, immagini di templari, di crociati e di se stesso, in uniforme, da massone e da Rambo.

Adesso il video non è più visibile su youtube, ma lo è su altri siti. I contenuti non sono altro che la riproposizione delle solite tematiche neonazi, in cui l'orrore per il multiculturalismo sostituisce il vecchio orrore per l'inquinamento razziale. I richiami storici vanno dalla battaglia delle termofile (contro i persiani) alla battaglia di Vienna e allo Zar Nicola (contro l'impero ottomano).

Ma questi "contenuti" scorrono rapidamente e quasi illeggibili, mentre le immagini dei crociati e dei templari sono chiarissme e si ripetono con forza, per marcare bene l'identificazione di Breivik e dei suoi "Templari 2083" con i templari e i crociati di allora. L'audio e' piuttosto raffinato, la scelta delle immagini anche, e il montaggio e' di buon effetto: sembra un lavoro professionale, sintetico ed efficace, e non quello di uno squilibrato.
Qualche anno fa, esaminando del materiale in rete degli OTO, una setta esoterica italiana che si richiama anch'essa ai templari, ho fatto la stessa osservazione: i contenuti erano banalissime ripetizioni dei soliti slogan, ma tecnicamente i siti erano realizzati molto bene, e chiaramente tutti erano stati realizzati dallo stesso team di professionisti, con una grafica unitaria, a dimostrazione di una organizzazione ben centralizzata.

La buona qualità grafica non è probante: spesso questi maniaci nazi ed esoterici scrivono proclami graficamente perfetti fino all’ossessione, magari con perfetta calligrafia in stile gotico. Ma qui abbiamo decisamente una buona qualità complessiva: sembra fatto da un pubblicitario professionista.

Infine, malgrado l'odio dichiarato, a me sembrano evidenti le analogie fra il Breivik e gli attentatori suicidi utilizzati dalle organizzazioni fondamentaliste islamiche: anche per loro veniva preparato un video che, in anticipo sull'attentato, ne esaltava il futuro gesto Jihadista. E qui si arriva al secondo argomento:

Breivik sembra avere una personalità debolissima, insicuro al punto di sottoporsi a plastiche facciali perché non abbastanza bello e virile. Tecnicamente, tutto ciò che ha fatto pare che lo possa aver fatto da solo, ma ne era psicologicamente in grado?

A me sembra molto più credibile che invece l’abbia fatto perché supportato da una organizzazione in cui era convinto di essere l’eroe, mentre era soprattutto uno strumento.

Su questi aspetti psicologici è ovvio che non ci sia né prova né unanimità di vedute, ma anche qui c’è un indizio: i sostenitori del “terrorista solitario” citano come precedente analogo Theodore John Kazynski (noto come unabomber) e il suo manifesto, ma il “precedente” è decisamente un falso.

Kazynski era veramente pazzo, ma di alta intelligenza, e il suo manifesto non è affatto scopiazzato. Contiene tutte meditazioni sue originali su cui ha lavorato per anni e, malgrado la pazzia, sono molto profonde e interessanti, e talvolta condivisibili. Comunque era un pazzo di ottima cultura e con una personalità forte, niente a vedere con Breivik: Kazynski aveva tutte le caratteristiche psicologiche che invece pare manchino a Breivik per portarsi dentro per anni, tutto solo, un tal progetto.

Trovo che ci sia qualcosa di molto sospetto nell’inefficenza e nelle dichiarazioni della polizia norvegese, e questo mi richiama alla mente i tanti casi, nella realtà e nelle fiction, in cui elementi della polizia organizzavano clandestinamente ciò che la legge non permetteva loro di fare. I casi più gravi e indiscussi sono stati gli squadroni della morte in Brasile e in Argentina, ma anche in occidente abbiamo tanti esempi e tantissimi sospetti. In Italia poi, di polizie, carabinieri e servizi deviati in logge massoniche ne abbiamo visto parecchio.

E cosa è successo nella polizia norvegese per giustificare un così terribile sospetto?

Niente. Il sospetto viene proprio dal fatto che polizia e intelligence norvegesi non hanno fatto assolutamente niente, mentre c’era motivo e materiale per fare.

C’erano gruppi neonazi xenofobi che era il caso di sorvegliare. Gli scritti preparatori di Breivik erano accessibili, e non nascondeva le sue idee, anche se il video lo ha postato soltanto alla fine. Che avesse disponibilità di denaro pur non facendo davvero l’agricoltore era fatto facilmente verificabile, addirittura pubblico, perché pubblica era la sua dichiarazione di non-redditi. La sua passione per le armi era nota e, considerando le sue idee, era proprio il caso di non consentirgli gli acquisti che invece ha legalmente effettuato.

Inaccettabili e non credibili le spiegazioni sul ritardo con cui la polizia è intervenuta, dopo un’ora e mezzo di sparatoria! Sono addirittura arrivati prima i lontani “vicini” con le loro barchette ad andare a salvare i ragazzi rifugiatisi nel mare!

E poi ci sono le stranissime dichiarazioni della polizia dopo l’arresto: “cinque o sei morti”, a fronte di decine di cadaveri, “sta collaborando”. E come ha collaborato? “Ci ha detto che ha fatto tutto da solo”. E gli investigatori che hanno fatto: ci hanno creduto?

E, ammesso che loro ci abbiano creduto davvero, ci dobbiamo credere anche noi?



1 réactions


  • Geri Steve (---.---.---.214) 28 luglio 2011 11:34

     

    AGGIORNAMENTI

     

    Sembrerebbe che il premier Stoltenberg legga Agoravox e che se ne fidi piu’ che dei suoi servizi segreti e della sua polizia: ha infatti deciso di istituire la “commissione 22 luglio” che indaghi sulla strage e anche e soprattutto sulla polizia norvegese.

     

    http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/413388/

    Gli 007 di Oslo: il killer ha agito da solo

    Ha agito da solo, senza la complicità di formazioni suprematiste interne o straniere… Ma l’ipotesi di legami con gruppi ispirati all’ideologia xenofoba è ancora oggetto di indagini. «Siamo in stretto contatto con i servizi di Paesi in Europa, America e altrove»

     

    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=305&ID_articolo=102

    Legami di Breivik con l’English Defence League?

    E ora l’antifascista inglese Searchlight chiede che l’EDL sia classificata fra i gruppi estremisti.

     

    http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE76Q0FE20110727

    Norvegia, premier: commissione d’inchiesta su stragi

    OSLO (Reuters) - Il primo ministro Jens Stoltenberg ha detto oggi che la Norvegia istituirà una commissione indipendente per indagare sugli eventi relativi alla bomba e alla sparatoria del 22 luglio scorso, che hanno ucciso almeno 76 persone.

     

     


Lasciare un commento