lunedì 13 settembre 2010 - Sergio Cacioppo

Branson. Una storia di successo

La storia parla di un successo personale.

Tranquilli non vi parlerò di Silvio Berlusconi, ma di una storia di successo vero che nasce dalla proprie capacità e non dal patrimonio finanziario di Bettino Craxi.

Questa è la storia autentica di Richard Branson.

Proprietario di oltre 200 compagnie commerciali presenti in 30 Paesi in tutto il Mondo, 50.000 dipendenti e fatturato previsto per l'anno 2010 di oltre 18.000 miliardi di dollari.

Non avete ancora capito di chi parlo?

Vi do, allora, un indizio importante e risolutivo: le 200 compagnie commerciali di cui è anche titolare fanno parte di una immensa Holding che raggiunge in tutto il Mondo 250.000.000 di utenti e si chiama "Virgin Group".

E' cosi che nasce nel 1970 "Virgin Radio", stazione radiofonica locale inglese, a Oxford Street, e che oggi detiene un primato mondiale che la colloca per ascolti nel Mondo, solo dopo "Radio Vaticana".


Un solo grave appunto a Richard Branson, non mi risulta che contribuisca né a titolo personale né tramite le sue aziende ai grandi problemi che affliggono l'umanità come la fame o la povertà.

Sarei veramente molto felice se lo stesso Branson (o il gruppo Virgin) mi smentisse, inviandomi la pubblicazione di quella parte di bilancio del Gruppo Virgin dal quale si evincano i contributi versati per prospettare a coloro che oggi vengono tristemente chiamati "gli ultimi della terra", un futuro migliore degno di chiamarsi vita.



5 réactions


  • Michele Antonelli Michele Antonelli (---.---.---.47) 13 settembre 2010 13:49

    Devi sapere che il buon Branson finanzia progetti ecologici. Ma va aggiunto che ha finanziato alcuni progetti, donando molti milioni, che decurta dal bilancio miliardario della sua compagnia, per non pagare le tasse.


    A Napoli dicono: "Ca nisciun è fess".



    • (---.---.---.98) 13 settembre 2010 16:04

      è già qualcosa, ma spero caldamente che il gruppo Virgin mi invii il bilancio societario


  • (---.---.---.63) 14 settembre 2010 23:53

    peccato che la prima azienda "virgin" non sia stata la radio ma bensi’ la "virgin records" , e risale al 1972 non al 1970. Mi piacerebbe capire sulla base di cosa un gruppo di importanza mondiale dovrebbe impegnarsi a inviare dei dati a una persona che non si preoccupa nemmeno di verificare cose che sono disponibili e facilmente controllabili in rete. Senza offesa, ma l’approssimazione del tuo articolo non mi ha colpito positivamente . Mi piacerebbe anche capire la classifica di ascolto "mondiale" delle radio dove e’ stata presa. Ciao. 




  • (---.---.---.63) 15 settembre 2010 00:04

    Se ti interessa comunque questo e’ il link del ramo virgin che si occupa di beneficenza



    Non so esattamente che tipo di attivita’ svolgano, ma nel sito dovrebbe essere spiegato. ciao

  • (---.---.---.45) 21 novembre 2011 15:40

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