martedì 13 settembre 2011 - Zag(c)

Bonanni. Ritirata strategica sull’art 8

Proprio l'altro giorno notavo quale mistificazione era stata operata da parte delsocialista riformista craxiano Sacconi e dal neocatecumenale ex democristiano Bonanni intorno all'art 8 della quinquies versione della manovra.

La possibilità del licenziamento libero era consentita, ma solo con il beneplacito dei sindacati (Sacconi), ma mai nessun sindacato potrà acconsentire un licenziamento (Bonanni al quale si allungava il naso). Ma allora, mi chiedevo perché mai inserirla, quella norma, se poi doveva rimanere inapplicata?

Oggi marcia indietro del sopracitato neocatecumenale. Chiede, in una dichiarazione rilasciata al Corriere della Sera, alla Camusso un accordo fra CGIL CISL UIL (e perché no anche UGL?) in cui si rinuncia a ricorrere a quella famosa norma sul licenziamento. Ma allora perché non chiedere direttamente al governo di eliminare la norma? Visto che lui stesso ebbe modo di dichiarare che era stato sufficiente una sua telefonata a Berlusconi per far ritirare una precedente norma che prevedeva il non riconoscimento degli anni di università e servizio militare ai fine del calcolo di anzianità pensionistica.

Insomma di fronte allo sciopero del 6, là dove anche gli stessi iscritti CISL hanno aderito, si incomincia ad aver timore di perdere consensi. 

La nave affonda e i topi cercano scampo!



1 réactions


  • francesco (---.---.---.12) 13 settembre 2011 15:29

    Non ti fidare, è solo una tecnica comunicativa, l’art. 8 c’è e sarà usato, benedetto dalle dichiarazioni di oggi di Marchionne, per eliminare non solo il divieto di licenziamento, ma anche i diveti dei controlli personali, (art. 38 dello Statoto dei lavoratori) e tutti gli altri diritti che sono di ostacolo alle libere politiche di distruzione del lavoro dipendente dignitoso.
    La c’è la polpa vera, l’obiettivo, il licenziamento serve come la mantiglia per il toro, lo si agita per nascondere la spada, con cui il toro (lavoratori) sarà trafitto. Ora state a vedere: faranno qualche norma che corregge l’art. 8 sul licenziamento, ma lasceranno la possibilità di derogare a tutto lo statuto dei lavoratori ed a tutte le norme di protezione sul lavoro. 
    E ciò vale molto molto di più del licenziamento. pensate, controllare la posta dei dipendenti, eliminare ogni pausa, eliminare la libertà di espressione dei lavoratori, eliminare leggi di protezione sul lavoro, i controlli ..... una pacchia. Sacconi e Bonanni forse neanche se ne rendono conto, ma i vantaggi economici con la reintroduzione della gerarchia assoluta del padrone sui lavoratori, vale un tesoro in denaro, e una fortuna in potere.


Lasciare un commento