Bolzano, una città con il cuore in Austria ed il corpo in Italia, italianizzata ma il bilinguismo è di casa
Bozen in tedesco, Balsan o Bulsan o Busan in ladino, Bolzano in italiano è una ricca città dell'Alto Adige/Sud Tirol. Una città da poco più di cent'anni italiana, anche se la storia e l'identità storica di questa località non hanno fatto rima sicuramente spontaneamente con Italia.
Nonostante ciò, il bilinguismo è di casa in relazione alle disposizioni legislative che tutelano la specialità di questa regione. Il bilinguismo visivo è garantito pienamente, come quello sostanziale, anche sulle macchine della polizia si leggerà la scritta della polizia in tedesco.
Vi immaginate una cosa del genere a Trieste? Città che ha vissuto una storia analoga e dove il bilinguismo è attuato in modo parziale? Se a Bolzano non ci fosse la scritta Bozen, scoppierebbe probabilmente una rivolta se non in città certamente nel Sud Tirol dove complessivamente il 64% appartiene al gruppo linguistico tedesco, al gruppo italiano appartiene il 24% degli altoatesini, mentre i ladini sono circa il 4%. A Trieste, invece, se dovessero mettere la scritta Trst all'entrata della città, scoppierebbe la rivolta al contrario. Così va il mondo. Il fascismo ha lasciato il segno in modo impattante a Bolzano, la città delle due dittature, se è praticamente sparito il campo di concentramento nazista, sono invece rimasti i monumenti fascisti anche se "attualizzati".
Credere, obbedire, combattere? Si risponderà con "nessuno ha il diritto di obbedire". Oppure il monumento fascista alla vittoria. Integro, con i fasci littori. Ma contestualizzato nella società di oggi con una lettura non nostalgica ma di condanna al male fascista. Sarebbe stato meglio buttarlo giù? Ognuno avrà la sua idea.
mb