Berlusconi in Abruzzo: barzelletta con bestemmia, critiche da ‘Famiglia Cristiana’
Un video che ha per protagonista il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, girato tra aprile e luglio del 2009 ma reso pubblico solo recentemente, sta scatenando un’ondata di critiche. Berlusconi, ripreso a sua insaputa durante un incontro con alcuni militari in Abruzzo dopo il terremoto che ha sconvolto L’Aquila e dintorni ma prima del G8, si era lanciato in una delle consuete barzellette sulle donne, questa volta con bersaglio Rosi Bindi, concludendo il calembour con una bestemmia. Esplosa l’ilarità generale, il premier però si è raccomandato: “nessuno di voi mi tradisca, eh”.
Ma il filmato è finito recentemente proprio sul sito de L’Espresso e ha suscitato molte polemiche, tanto che lo stesso presidente del Consiglio si è affrettato a precisare con una nota che la barzeletta è “una storiella circolata un anno fa in tutto il Parlamento” e che “averla raccontata, in privato, non è né un’offesa né un peccato”. Anzi, continua Berlusconi, “il cattivo gusto e la responsabilità sono casomai di chi la pubblicizza. Mi spiace solo se qualcuno nella sua sensibilità si sia sentito turbato. Ma non ci credo. È soltanto un pretesto per attacchi strumentali e ipocriti”.
Sul sito di Famiglia Cristiana è uscito un editoriale intitolato 'Un’offesa a tutti i cattolici' che critica duramente Berlusconi. “Il rammendo però è peggio del buco” si legge, “perché dimostra che, come sempre, il Cavaliere pretende di tenere il piede in tutte le scarpe possibili”. In particolare, è “politico intriso di sentimenti cattolici quando si tratta di chiedere voti ma sostanzialmente estraneo al sentire cattolico in ogni altro momento della vita quotidiana”. Le numerose reazioni all’esternazione del primo ministro sono dimostrazione del fatto che “la bestemmia colpisce un lato per fortuna ancora molto reattivo dell’opinione pubblica”, scrive Famiglia Cristiana facendo riferimento alla “campagna” contro le imprecazioni dei calciatori. Non si può essere stupiti da tali uscite di Berlusconi, perché proprio da lui “arriva uno dei più chiari esempi di quel ‘cristianesimo alla carta’ o ‘cristianesimo usa e getta’ che è oggi tra le piaghe più profonde della vita sociale del nostro paese”.