martedì 3 ottobre 2023 - paolo

Basta la parola. Un governo sospeso tra comicità e tragedia

Di fronte al problema migratorio, che registra il triplo degli sbarchi, le reazioni del governo sono a dir poco sgangherate. Non è solo una questione di sostanza ma anche di forma, ovvero di come si costruisce un pensiero logico degno di questo nome. Prendiamo il caso delle ONG, croce e delizia del capitone della Lega che si è creato una reputazione, discutibile ma pur sempre tale, proprio sulla lotta alle organizzazioni umanitarie che battono il mar Mediterraneo.

E' un dato di fatto che se battono bandiera tedesca, francese o che altro, in teoria dovrebbero portare i migranti raccolti in mare nel loro paese. Difatti il diritto internazionale considera la nave come territorio nazionale, e conseguentemente dovrebbero essere applicati i tanto discussi accordi di Dublino. Tuttavia la legge universale del mare impone, oltre al salvataggio qualora sussistano rischi di annegamento e per limitarne le sofferenze, di sbarcare nel porto sicuro più vicino. Ergo, per ragioni geografiche e non solo, l'Italia. Allora come se ne esce. Certamente non con la ricetta del vice premier Antonio Tajani. Secondo lui chi raccoglie, sic et simpliciter, deve puntare su un porto proprio. Ossia se la ONG è tedesca deve sbarcare in Germania. Come dire che attraversa tutto il Mediterraneo fino allo stretto di Gibilterra, risale la costa atlantica di Portogallo e Francia, supera la Manica, oltrepassa l'Olanda, punta al mare del Nord, doppiando la penisola danese, infine approda nel porto di Amburgo. Insomma una cosuccia da taroccati di mente. Eppure si poteva concepire lo stesso criterio in maniera un pò più logica. Sarebbe insomma bastato dire che noi li sbarchiamo, gli diamo una prima assistenza, quindi li certifichiamo, magari alla presenza di un incaricato tedesco, dopo di che organizziamo un treno e li spediamo in Germania. Magari i tedeschi prima avrebbero promesso e poi non avrebbero mantenuto ma almeno avremmo evitato di farci ridere dietro dal mondo intero. Siccome però al peggio non c'è mai fine, il vice di Matteo Salvini, tale Crippa, non perde l'occasione di rinforzre la brillante boutade e, dopo attenta riflessione, configura la Germania come stato terrorista che tenta di sabottare l'Italia. Insomma la solita teoria del complotto tanto cara al de cuius di Arcore, del quale non rimpiangiamo, almeno il sottoscritto, la memoria.

Volevate che le "brillanti originalità" finissero qui ? Ci mancherebbe altro. Quindi ecco demblé inventata una tassa ad hoc, o pizzo di stato che dir si voglia, di 5.000 euro per tutti coloro che, da migranti irregolari, voglione evitare i centri di accoglienza. Indubbiamente una bella pensata per fare un pò di grana e rimpolpare le casse statali che languono, notoriamente e secondo il pensiero unico, a causa del Superbonus e del reddito di cittadinza. Siccome però è probabile che nessuno dei disgraziati che approdano, non proprio al top della forma, abbia tale cifra in tasca e malgrado lo stupore di Salvini, dal momento che hanno lo smartphone in tasca, allora si facciano "fideiussare" da una banca locale od internazionale. Come vogliamo definirlo se non delirio puro.

Poteva mancare Giorgia Meloni  in questa competizione all'ingiù? Ma neanche per sogno. Eccoti pronto un bel servizio di propaganda tv ( la sua specialità) da inviare sugli schermi televisivi della Tunisia, Libia ecc.., con il quale gli aspiranti migranti vengono diffidati dall'imbarcarsi perché verrebbero immantinente rispediti indietro. Insomma una sorta di altolà intimidatorio che ricorda un film comico degli anni cinquanta. Totò nelle vesti del ladro, inseguito da un appesantito Aldo Fabrizi nella veste del poliziotto. Dopo ripetuti inviti, visto l'esito negativo, Aldo sfiancato dalla corsa, pronuncia la fatidica frase che doveva sortire l'effetto definitivo " Fermati perché altrimenti sparo un colpo in aria a scopo intimidatorio". Pronta la risposta di Totò " E ma io non mi intimido ". Ecco a questo siamo arrivati, alla farsa.

Sulla base di questi ed altri segnali, prevedo che questa maggioranza di governo verrà sgominata dal senso del ridicolo prima ancora che dai disatri economici e sociali che, con ogni probabilità, ci sta apparecchiando. Quindi facile previsione, la premier Meloni non arriva al 2025. Dopo ci sarà, purtroppo, l'ennesimo governo tecnico che il presidente Mattarella sta già preparando. Questo onde evitare che il processo di distruzione del buonsenso comune diventi irreversibile. 

Foto governo.it



2 réactions


  • Enzo Salvà Enzo Salvà (---.---.---.24) 4 ottobre 2023 11:23

    Caro paolo, la questione migranti è fondamentale per questo Governo. L’esilarante scena Totò-Fabrizi calza a pennello ma non c’é altro che possa fare: il fronte migranti deve rimanere aperto a tutti i costi. 

    La questione finanziamento delle navi ONG é un dettaglio al quale attaccarsi, non certo per il numero dei soccorsi, eventualmente per togliere le ONG dal mare e dal cielo per coprire i soprusi e le mancanze tipo Cutro delle varie guardie costiere coinvolte.

    Hai ragione quando prevedi disastri economici e sociali ma non c’é ridicolo che tenga: il tema migranti terrà banco alla grande. ed ha successo. Poi ci si dimentica che i nostri emigranti sono di più degli immigrati e che questi stessi non hanno nessuna voglia di rimanere in Italia.

    Un Saluto

    Es.


  • paolo (---.---.---.25) 4 ottobre 2023 17:19

    Dici bene. Il punto però è che ad emigrare ora è un intero continente. Mentre l’Europa è una pura espressione geografica, come direbbe un certo Metternich.

    ciao


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