lunedì 21 agosto 2023 - Riccardo Noury - Amnesty International

Bangladesh, l’opposizione torna in piazza: 700 arresti

In Bangladesh le elezioni generali del gennaio 2024 si avvicinano, l’opposizione scende in piazza e il governo ordina la repressione delle proteste.

Sabato 28 e domenica 29 luglio il principale partito di opposizione e altri gruppi hanno manifestato nella capitale Dacca – come accade ormai dallo scorso dicembre – chiedendo le dimissioni della prima ministra Sheikh Hasina e la formazione di un governo ad interim per la gestione della campagna elettorale.

Le immagini circolate in rete mostrano violenti scontri tra manifestanti e forze di polizia. I due leader dell’opposizione, Rahim Newaz e Gayeshwar Chandra Roy, sono stati aggrediti e picchiati da agenti di polizia.

Alla fine del weekend di protesta si sono contati – secondo dati del ministero dell’Interno –700 arresti.

Da mesi le organizzazioni per i diritti umani sollecitano le autorità del Bangladesh a garantire il diritto di protesta pacifica e a impartire ordini alle forze di polizia affinché adottino tattiche di de-escalation onde evitare ulteriori violenze e disordini. Da dicembre due manifestanti sono morti e almeno 100 tra agenti di polizia e persone che partecipavano alle proteste sono stati ricoverati in ospedale per le ferite riportate.

 




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