lunedì 25 novembre 2019 - Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica

Ansia da prestazione… al femminile

Tutti conosciamo l’ansia da prestazione e a tutti il termine rimanda principalmente alle difficoltà sperimentate da un uomo prima e durante un rapporto sessuale. Tuttavia, quell’insieme di preoccupazioni, agitazioni e pensieri intrusivi che pervadono una persona prima di un rapporto sessuale non sono affatto un’esclusiva maschile.

Ebbene sì, le preoccupazioi che scaturiscono prima di arrivare sotto le lenzuola sono un problema sia per gli uomini che per le donne. Ovviamente, ci sono differenze in termini di manifestazione del problema.

Ma perché anche le donne possono trovarsi in difficoltà per via dell’ansia da prestazione?

Ci sono molti fattori che possono contribuire a questo problema. Prima di tutto, la nostra società. Infatti, é proprio tutto ciò che ci circonda che, in primis, provoca una certa dose di pressione sulle donne. La nostra società, tramite i media, ci suggerisce come apparire, come essere attraenti e come essere sexy. Tutti fattori che rendono più difficile l’accettazione del proprio corpo aumentando l’insicurezza femminile. Come suggerisce la Dr.ssa Caudle, medico e professore della Rowan University, “oggi la nudità ci fa sentire molto vulnerabili” e la nostra cultura non fa altro che aumentare l’importanza di un immagine corporea quasi irreale, che nuoce gravemente alle donne (Sanoff, 2016).

Un altro fattore molto importante è dato dalla pressione nel raggiungimento dell’ orgasmo in ogni rapporto che una persona può avere. Sappiamo già che le donne hanno più difficoltà degli uomini nel provare il “nirvana”. Se a tale fatto, aggiungiamo che l’orgasmo che le donne hanno in mente è quello dipinto dall’industria pornografica, possiamo ben capire da dove scaturisca l’ansia! Pensate che, dopo un atto sessuale, molte donne riferiscono di non ricordarsi neanche in quale posizione fossero e cosa avessero provato, perché l’unica cosa su cui si concentravano era come arrivare al fantomatico orgasmo.

In termini di cosa accade fisicamente alle donne quando stanno vivendo un’ esperienza di ansia da prestazione, possiamo dire che esse entrano nella cosiddetta modalità attacco o fuga (fight or flight).! In altre parole, quando un atto sessuale porta una donna a provare una sensazione di ansia o stress, il suo corpo comincia a rilasciare ormoni come epinefrina e norepinefrina. Questi sono collegati a 1) difficoltà nella lubrificazione vaginale 2) aumento della tensione muscolare della vagina (rendendo quindi la penetrazione più difficile, o impossibile) e 3) perdita del desiderio sessuale.

A livello mentale ed emotivo, invece, cosa succede alle donne dopo aver vissuto situazioni accompagnate da ansia da prestazione?!

Uno degli aspetti più comuni è sicuramente una tendenza verso il disinteresse per il sesso. Molte donne arrivano ad inventarsi scuse per evitare il sesso e tutte le emozioni ansiogene associate, arrivando addirittura a credersi “non adatte per il sesso”.

Cosa si può fare quindi per affrontare l’ansia da prestazione?

È importante, prima di tutto, cercare di capire da dove nasce la sensazione ansiogena. Questo vuol dire cominciare a guardarsi dentro, migliorare la comunicazione con il partner e magari farsi aiutare da un sessuologo. Molto spesso, il solo sentirsi capaci di poter comunicare diventa il passo più importante. Per questo, la terapia sessuologica può essere cruciale dato che permette di aprirsi con una terza persona.

Una volta che si sono apprese le problematiche sottostanti, è importante imparare ad affrontare l’ansia partendo dalle sue radici. Alle volte, anche solo cambiare la situazione può bloccare l’ansia sul nascere; sia che questo significhi creare una playlist musicale romantica o di piacere personale, sia guardare un film o “coccolarsi” come preliminari. Sembra superficiale, ma queste semplici cose possono distrarre da tutti gli aspetti che comportano di solito l’inizio di uno stato ansiogeno.

Ultima cosa, ma non per questo meno importante, è imparare dal proprio corpo, esplorare la propria sessualità e scoprire cosa innesca il piacere al fine di sovrastare quella noiosa e ripetitiva ansia da prestazione. Bisogna cercare di godere di tutti gli aspetti del sesso, senza focalizzarsi troppo sul raggiungimento dell’orgasmo.

L’’ansia da prestazione è comprensibile, frustrante, e purtroppo reale. Tuttavia, col tempo e con la giusta dose di amore per se stessi, anche essa è superabile!!!

Tirocinante: Stefano Joe Cattan

Tutor: Fabiana Salucci

Sitografia: https://www.bustle.com/articles/136...

Foto: StockSnap da Pixabay 



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