martedì 12 settembre 2017 - Elena Ferro

Anoressia: 10 mantra per uscirne

L'estate è la stagione in cui i corpi lievemente si svelano per mostrare ciò che siamo stati negli ultimi mesi e negli ultimi anni. Ora che le temperature stanno rapidamente scendendo, torniamo a coprirci, e qualcuna di noi è felice, perché nascondiamo qualche eccesso alimentare che in vacanza è meno raro del previsto. Ci sono persone però che non si scoprono mai, perché detestano il loro corpo al punto di mortificarlo nel modo più duro e crudele: affamandolo.

Torno su un argomento che mi è molto caro, su cui ho già scritto Magre da morire Parte prima Magre da morire Parte seconda, ispirata dalle notizie e dai comportamenti che ho intorno e dall'incontro con una donna splendida, Jaemy, che ce l'ha fatta. E' con lei che ho scritto a quattro mani questo pezzo, già pubblicato, oggi aggiornato da alcuni dati di cui sono venuta a conoscenza negli ultimi tempi e che meritavano di essere diffusi, anche attraverso le modeste energie di questo piccolo blog.

Un modo per richiamare l'attenzione su un fenomeno sociale in grande espansione, non solo tra le donne. Forse sarebbe ora di compiere davvero una Rivoluzione Culturale che rimetta al centro un immagine corretta dell'individuo e della bellezza. E delle donne.

Anoressia, una malattia prettamente al femminile

Un dato che mi ha colpito profondamente è che l'Anoressia è una malattia fortemente di genere. Ben il 90% dei casi clinicamente trattati sono donne. É una malattia dunque tutta al femminile, la ragione per cui ne parlo ancora su questo blog.

Ma non ci illudiamo: la moda sta facendo vittime anche altrove. Il numero di giovani ragazzi colpiti da anoressia in fase adolescenziale e pre adolescenziale sta aumentando a vista d'occhio e rende questa malattia pervasiva, al di là del genere e dunque molto pericolosa.

Poiché non sono nè un medico nè una ex malata, ho chiesto a Jaemy di aiutarci a individuare alcuni consigli pratici per provare a mettere il naso fuori dalla malattia, che è un percorso severo e durissimo da condurre con convinzione e auspicabilmente con l'aiuto di qualcuno a noi caro accanto.

Li abbiamo messi in fila senza alcuna pretesa di esaustività, al solo scopo di aiutare altre persone a fare il primo passo, proprio come Jaemy, che ci ha raccontato la sua storia su questo blog, ha fatto a sua volta.

Oggi è una donna in equilibrio e felice.

I 10 mantra per uscirne

  1. Impara a fidarti di te stessa, lotta contro i tuoi istinti distruttivi. Solo così dimostrerai a te stessa la tua vera forza
  2. Ascolta le tue aspettative, i tuoi desideri e assecondali. La vita ti serve proprio per esaudirli
  3. Impara dai tuoi errori
  4. Trova il coraggio e la forza per abbattere il muro che ti sei creata dentro e che ti tiene distante dalla vita
  5. Non avere paura di chiedere ciò che desideri
  6. Ti garantisco che farti del male non farà scomparire ciò che ti fa stare così male. I mostri che vedi dentro di te li devi realizzare, affrontare e combattere
  7. La tua vita è la cosa più preziosa che hai. Il resto è inganno
  8. Sei intelligente. Perciò sai che puoi ALZARTI e LOTTARE. Fallo
  9. Manifesta i tuoi sentimenti senza timore di essere giudicata.
  10. Abbi fiducia in te stessa

E un undicesimo:

11. Se seguite una terapia di gruppo, partecipate attivamente.

E 10 suggerimenti utili per chi ha accanto a sè qualcuno con questo problema. Per non sentirsi soli

Abbiamo identificato alcuni suggerimenti che da questo punto di vista possono essere utili. Eccoli:

  • Non smettere mai di manifestare i sentimenti ai figli, con parole ma soprattutto con i fatti.
  • Insegna ai tuoi figli il giusto rapporto con il cibo. Che è nutrizione e vita, non conforto o strumento di lotta e di tensione.
  • Informati sulla malattia. Sono molti oggi i centri abilitati, ce n'è uno sicuramente anche nella tua regione.
  • Rispetta la persona che l'anoressica vorrebbe essere, non chi vuoi che sia
  • Dialoga con lei. Non ti basti un sì o un no, vai a fondo.
  • Non avere paura, non sentirti fallito. L'anoressica vuole cambiare ciò che fa stare male. Vuole raggiungere serenità ed equilibrio. Fatelo insieme.
  • Lotta al suo fianco e gioisci insieme di ogni piccola vittoria. Se puoi, non allontanare tua figlia da casa rinchiudendola in un centro, specie se contro il suo volere. Se sta meglio a casa, è lì che devi curarla.
  • Sii paziente. La pazienza consente di vedere anche i più piccoli cambiamenti!
  • Attenti ai siti pro-ANA. Lì molte ragazze si incontrano e si sostengono nel continuare la strada dell'anoressia. Se ne rintracciate uno, denunciatelo alla polizia, fatelo oscurare.

Nessun ingresso è senza uscita. Trovare la porta al fondo del tunnel non è impossibile. Ma una volta vista, bisogna fare di tutto per aprirla

Finisco con il regalarci le parole del padre di Jaemy, che oggi non c'è più, ma che ha avuto un ruolo fondamentale nel processo di guarigione di sua figlia:

"Amore di babbo, la vita non è fatta di perfezione e felicità, ma al contrario di imperfezioni e difficoltà, sta solo a noi decidere come affrontarle. Spero tu possa fare sempre scelte giuste e idonee alla tua volontà affinché tu possa vivere la vita che desideri"

Sono parole regalate a ciascuno di noi.

In conclusione

Sono tempi duri per noi donne. Per questa ragione vorrei che ciascuna di noi non dimenticasse di fare una cosa molto importante:

Non permettete a nessuno di mettere le mani sul vostro corpo. Nemmeno a voi stesse.



3 réactions


  • Marinella Zetti Marinella Zetti (---.---.---.139) 13 settembre 2017 11:18

    Grazie Elena, il tuo articolo è molto interessante e utile.


  • Marinella Zetti Marinella Zetti (---.---.---.139) 13 settembre 2017 11:20

    Grazie Elena, il tuo articolo è molto utile.


  • Elena Ferro Elena Ferro (---.---.---.252) 22 settembre 2017 08:15

    Grazie a te Marinella. Hai mai vissuto da vicino situazioni come queste? Un abbraccio


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