venerdì 22 aprile 2011 - Pleo

Annozero: il flirt della Minetti col Premier e la reazione uterina di Fede

Quale è stato il ruolo di Nicole Minetti nel caso Ruby? Ieri sera Annozero ha intervistato l'avvocato Pesce, che difende la Consigliera regionale Minetti. Ovviamente l'avvocato nega che la sua assistita abbia giocato un ruolo rilevante, se non quando si tratta di quello, ad esempio, da intermediaria. Lì, ammette l'avvocato, la situazione è certamente più "delicata", ma "va spiegata, va difesa, ed è spiegata perché gli indizi ci sono.

Verrebbe "ascritta a lei una condotta che non è sua, perché lei non è mai stata quella che l'ha portata (Ruby ndr) ad Arcore, che l'ha accompagnata".

Parole dure sono state quelle rivolte a Emilio Fede. Alla riflessione della giornalista di Annozero: "Fede dice che vi state giocando un bonus con la procura", l'avvocato risponde senza mezzi termini che "Fede dice troppe cose, dovrebbe tacere" aggiungendo che secondo lei, quella del direttore del Tg4 "è una reazione uterina".

Ma allora, si chiede ancora la giornalista "in che ruolo partecipava a queste serate la dott.ssa Minetti?"

"Insomma - risponde l'avvocato - lei ha avuto una relazione sentimentale col Premier e quindi partecipava come la compagna, la donna, il flirt del Premier".

Di seguito tutta l'intervista



1 réactions


  • pv21 (---.---.---.32) 24 aprile 2011 20:19

    Yes men >

    Arrivata in Giunta la richiesta di autorizzazione a perquisire gli uffici di G.Spinelli, in poche ore l’on.Leone (Pdl) era in grado di asseverare il “fumus persecutionis” dei Pm di Milano motivato dal fatto che “per incastrare Berlusconi” avevano impiegato per un anno 150 uomini, “tentando così di costruire dei reati inesistenti”. Del tutto inascoltato, il Capo Procura Bruti Liberati ripeteva che per le intercettazioni erano stati spesi “in tutto 26mila euro”.

    Dopo una settimana, nella stessa Giunta, era l’on.Paniz (Pdl) a sostenere la tesi del conflitto di attribuzione in quanto Berlusconi “aveva agito per motivi istituzionali” nel muoversi per quella che “pensava essere la nipote di Mubarak”.
    Ora, a distanza di 2 mesi, è sempre l’on.Paniz che “auspica che i Giudici facciano il processo” perché è convinto che non ci sia stata “neanche lontanamente la concussione” e che una assoluzione piena “farà capire come sia stata strumentalizzata la vicenda”.

    Ha forse dimenticato che, come da suo “auspicio”, la Giunta ha negato ai Pm l’autorizzazione e la Camera ha votato il conflitto di attribuzione davanti alla Consulta? Dimentica forse che, come da suo “auspicio”, sarebbe proprio la stessa Camera a decidere se autorizzare il processo davanti al Tribunale dei Ministri?

    Tutto muta e si confonde se si perde il senso ed il valore di Parola e Merito


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