martedì 20 giugno 2017 - Clash City Workers

Alitalia: qualcosa si muove. Lo sciopero nazionale dei trasporti ha funzionato eccome

Pochi giorni prima del 24 aprile, giorno in cui vinse il NO al referendum sull'accordo tra dirigenza Alitalia e sindacati, Carmelo Barbagallo segretario generale della Uil diceva: "Questi mesi ci siamo adoperati per evitare i rischi di default dell'Alitalia: abbiamo fatto il massimo sforzo possibile nel confronto ed ora la parola passa ai lavoratori". Mentre, Anna Maria Furlan segretaria della Cisl aggiungeva: "E' stato un lungo lavoro e credo che abbia portato ad un risultato importante". A chiudere il “pesce in barile” Susanna Camusso: "Abbiamo definito un verbale di confronto che sottoporremo al giudizio dei lavoratori la prossima settimana con un referendum vincolante".


Bene, con lo sciopero generale dei trasporti di qualche giorno fa (16/06) tra cui quello del vettore italiano, a noi è chiaro che gli unici che continuano a fare un enorme sforzo sono i lavoratori e le lavoratrici della compagnia di bandiera. Da mesi ormai stanno manifestando, scioperando e lottando contro i piani, della dirigenza prima e dei commissari ora, per trasformare Alitalia in una compagnia low-cost che lascerebbe a casa circa duemila dipendenti, a terra gi aeromobili, e meno soldi nelle tasche dei dipendenti.

La vittoria di tanti NO al referendum, sofferti perché moltissimi dei votanti vivono una condizione di estremo ricatto, ha sancito invece una linea di dignità che infastidisce fortemente governo e azienda. Due attori meschini, ma in difficoltà come vedremo più avanti, che anche ieri hanno cercato di boicottare quest'ultimo riuscitissimo sciopero.

Il primo, garante politico dell'attuale capitalismo, cioè Renzi in persona, si è detto scandalizzato per i disservizi causati dal “venerdì nero”, mentre, aggiungiamo noi, ha fatto finta di non vedere quelli strutturali delle continue privatizzazioni dei trasporti. Dava “fiato alle trombe” lanciando strali sui social ripresi poi da tutte le testate, di giornali (via web) e tv, che a sera, imponevano come format di convinzione di massa: il cittadino frustrato dallo sciopero selvaggio. 

L'altro meschino è in realtà il capitalismo stesso, a volte mascherato da Ethiad a volte da commissario e che noi per convenzione chiamiamo azienda. Ieri provava in tutti i modi a “dissuadere” i lavoratori ad aderire allo sciopero. Minacciava i “disponibili” (coloro che nel caso di precettati assenti avrebbero dovuto prenderne il posto) forzandoli a volare rotte non garantite e quindi in quel momento sospese. Oppure chiedeva ai lavoratori di prendersi un giorno di ferie per non farlo figurare come sciopero.



La verità però è un'altra.

La verità è che questi tristi figuri temono l'unità dei lavoratori al punto che, per evitare lo sciopero, la notte tra il 15 e il 16 hanno proposto una modifica all'accordo bocciato con il referendum. Hanno cioè stralciato il taglio dei salari. Tentativo questa volta rispedito al mittente dagli stessi sindacati che un mese fa ci garantivano che era stato fatto tutto il possibile, ricordate? Ora sappiamo che non era così.

Ora sappiamo che la linea tenuta dai lavoratori tutti e dai sindacati di base ha fatto indietreggiare, se pur di poco, Renzi e i suoi commissari. La partita è ancora aperta e vede come traguardo il salvataggio di tutti i lavoratori, compresi i precari del comitato “60 mesi” che prossimi al raggiungimento dei 5 anni ininterrotti avrebbero diritto alla stabilizzazione.

I lavoratori sanno come salvare l'Alitalia. Sanno che ha bisogno di coprire tratte a medio-lungo raggio e che per far ciò c'è bisogno di una partecipazione statale che trasformi in proprietà quel prestito ponte di 600 milioni. La stessa partecipazione che spinge Air France e Lufthansa ai primi posti dell'aviazione civile. Sanno anche che O'Leary, il re delle low cost, è un padrone privo di scrupoli. Sanno che Ryanair si può permettere prezzi stracciati perché sfrutta all'inverosimile i lavoratori mentre prende sovvenzioni dalle regioni.

Da ieri sappiamo che il cittadino, purtroppo sempre più cliente, non ha ragione quando va contro quel diritto che la sua stessa cittadinanza dovrebbe garantirgli e a favore del quale ci siamo espressi lo scorso dicembre. Una costituzione che, pur con parecchi limiti in materia di proprietà e della stessa tutela di chi lavora, è stata scritta sopratutto grazie all'inchiostro rosso dei lavoratori



4 réactions


  • Fracastagna (---.---.---.207) 20 giugno 2017 21:54

    Complimenti e’ la prima volta in 30 di volo che si dice la verità su quello che sta succedendo.... e se lo chiedessero ai lavoratori gli saprebbero dare subito le soluzioni del problema


    • Cantinello (---.---.---.69) 21 giugno 2017 08:22

      @Fracastagna Sono d’accordo, noi lavoratori sapremmo come risolvere il problema. Ma non cogli scioperi, che hanno sempre danneggiato il nostro Paese.


  • David Asìni David Asìni (---.---.---.205) 21 giugno 2017 14:05

    Belli, i diritti. Anche se ogni volta che prendo un aereo a Fiumicino finanzio in prima persona i lavoratori Alitalia. Solo, vorrei mi fosse spiegato perché’ milioni di persone hanno perso il lavoro, senza magari avere NULLA (VEDI LAVORATORI AUTONOMI) e qui invece dobbiamo continuare a sovvenzionare con soldi pubblici praticamente all’infinito.


  • Mauro (---.---.---.179) 23 giugno 2017 01:01

    La cosa a cui dovresti pensare, caro David, é perché ti viene in mente il lavoratore Alitalia e le ipotetiche sovvenzioni ogni volta che prendi un volo e non ti viene in mente invece dei 110 milioni di euro che il Governo Italiano ha dato nel solo 2016 (sotto forma di contratti di co-marketing furbamente secretati) usando i soldi pubblici delle Regioni.

    Perche all’italiano medio viene in mente solo la hostess Alitalia e mai le low cost estere che non pagano un centesimo di tasse in italia? Perche non pensate come mai solo in Italia le low cost sono entrate nel traffico nazionale fino a toccare punte del 51% mentre nel resto d’europa é gia tanto se arrivano al 13%. Chi ci mangia?

    Ma veramente pensate che andare a Londra da Roma al costo di 1€ sia fattibile? Il resto lo prendono dai cittadini italiani sotto altre forme di pagamento. Eppure pensavo che gli italiani fossero furbi, invece sto scoprendo che vivendo male sperano che tutti vivano male, perche l’invidia é una brutta bestia. UNITI SI VINCE SEMPRE CARO ITALIANO MEDIO E LORO LOTTANO ANCHE PER I TUOI FIGLI CHE IN QUESTO PAESE NON HANNO FUTURO.

    Quando vedete uno sciopero in qualsiasi comparto, invece di sbraitare dovreste pensare che qualche lavoratore ha qualche problema e che quell’azienda se ne infischia


Lasciare un commento