giovedì 30 agosto 2012 - angelo umana

Al di là di uno sportello: un’ora di fila fra le pause degli impiegati


Passare un'ora attendendo di accedere allo sportello Veritas di P.le Da Vinci a Mestre è un impegno; dovercela passare per presentare una richiesta scritta - così era stato prescritto da un impiegato - di verifica di un'utenza idrica domestica, inopinatamente volturata a commerciale, è come una beffa.

Vedere poi, nell'attesa, tre signorine del back office andar fuori per la pausa caffè e rivederle ancora, più tardi, accingersi a rientrare non prima di aver fumato le rispettive tre sigarette, dopo 20 minuti in tutto, fa pensare che non possiamo solo inveire contro la classe dirigente, ma che dobbiamo lamentarci dell'italiano medio, o degli impiegati pubblici medi, Veritas spa. è di fatto appartenente a enti locali, pubblici. Nostri concittadini, gente come noi che spesso diventa arrogante e troppo sicura di sé quando oltrepassa uno sportello. Allo sportello Veritas vi sono due signore al ricevimento, una giovanissima ed un'altra di mezza età, che danno indistintamente del tu a tutti gli immigrati, non importa che età abbiano, e il loro tono di voce si può alzare anche con anziani che faticano a capire. L'attenzione al cliente lascia spesso a desiderare.

Persone così decisamente ignorano, o vogliono ignorare, che fuori dai loro uffici tanti in- o dis-occupati meriterebbero quell'impiego come e più di loro che stanno dentro, al coperto, con la pienezza di chi le proprie sicurezze le ha già raggiunte e con contratti che le garantiscono a vita. Ma ignorano soprattutto, e con esse la Veritas stessa o molti enti e società pubbliche, che i loro 20' di pausa (20x3 fa 60', un'ora, minimo sindacale?), i mega-uffici dei loro dirigenti e qualche spreco che non si fatica a trovare in tali entità, fanno tutti parte del costo finale del servizio, sopportato dall'utenza.

Al far osservare a quelle tre signorine che la loro pausa è durata 20', esse trasecolano come ad un avvenimento non previsto, quando mai esse vengono richiamate da qualcuno? Da un utente poi, non sia mai detto. Un vecchietto là fuori sente e dice: "El gà fato ben!", sì, ma domani sarà un altro giorno allo stesso ritmo. Scrivendo per email la storiella a Veritas una risposta automatica annuncia che la cosa verrà presa in esame; inutile dire che non sono più tornati in argomento.



5 réactions


  • illupodeicieli (---.---.---.198) 30 agosto 2012 15:30

    Veritas - Veneziana Energia Risorse Idriche Territorio Ambiente Servizi


    • angelo umana angelo umana (---.---.---.248) 30 agosto 2012 19:43

      qual è il suo commento oltre alla ragione sociale di veritas? Grazie.


  • (---.---.---.154) 13 settembre 2012 09:04

    Caro Signor Angelo Umana, sono la signorina di mezza età addetta alle informazioni Veritas,e mi chiamo Matelda Vianello, tengo a precisare:
    - del tu lo dò non solamente agli stranieri ma alle persone " abbastanza giovani" a prescindere se italiani o meno !!!
    -talvolta il tono della voce è alto con le persone anziane poichè spesso hanno un udito ridotto !!!!
    -trovo che questa da parte sua sia DIFFAMAZIONE PUBBLICA e se ha qualcosa da reclamare lo può fare direttamente in direzione.
    -le chiedo : lei ha provato a lavorare dietro uno sportello che in quattto ore talvolta serve duecento persone di tutte le età, razze, ceti sociali, e a prendersi sia complimenti che insulti a cui non si può rispondere?
    -le assicuro che il mio operato non è mai stato messo in discussione dagli utenti che ho servito, e spesso ho ricevuto note di merito sia verbali che scritte .
    La saluto augurandoLe una buona giornata , Matelda Vianello


    • angelo umana angelo umana (---.---.---.201) 13 settembre 2012 10:32

      Signora Matelda, grazie cmq. del suo commento, almeno c’è scambio. Solo così può migliorare l’approccio tra chi sta dietro e chi sta davanti a uno sportello.


      - Alla direzione segnalai queste osservazioni, risposero che se ne sarebbero occupati: più saputo niente e nemmeno avuto un riscontro (magari sui 20’ x 3 di pausa caffé). 

      - Comprendo l’impegno di quelle ore ad avere a che fare con persone di tutte le risme, perciò vi sono "sportelliste/i" adatti alla funzione.

      - Il tu con persone più o meno giovani e/o giovanili penso debba essere prima concordato, sennò particolarmente gli stranieri (imparano dal nostro modo di esprimerci) è ovvio che si abituino col tu a tutti quanti, proprio perché ci si rivolge col tu a loro.

      - Il mio racconto voleva sì essere pubblico ma non diffamatorio, diritto di esternare caso mai. Guardi che i commenti degli utenti servono poi anche a voi, direi a un miglioramento della società tutta.

      La saluto cmq. con stima: buone giornate, buon lavoro!

    • (---.---.---.172) 7 maggio 2013 22:56

      Rileggo dopo tempo quanto lei scriveva: "le assicuro che il mio operato non è mai stato messo in discussione dagli utenti che ho servito, e spesso ho ricevuto note di merito sia verbali che scritte ".


      "Mai" stato messo in discussione: ci può sempre essere una prima volta. Spesso ricevuto note di merito ...: queste sono le tipiche affermazioni non riscontrabili, ognuno può dire ciò che vuole, vallo a dimostrare! Rivedendo la sua risposta penso a quanto fu "berlusconiana": tanti dicono così, tanti lo pensano (uncountable, dicono gli inglesi, non si può contare), "tutti" vogliono tolta l’Imu, la maggioranza mi vota ... dunque sono bravo e bello.

      Del tu lo dò alle persone abbastanza giovani ... Che idiozia: dar del tu cmq. a chi non si conosce, giovane o meno giovane, è una libertà indebita, è una finta "fratellanza" che può indisporre soprattutto in un ufficio pubblico e, le ripeto, il tu lo impiegate molto con stranieri. Sà anche un pò di paesanotto, non fortemente educato. Ha fatto caso che gli stranieri si rivolgono a tutti dando del tu? Qualcuno li ha abituati a ciò. Che poi lei alzi la voce perché l’utente può esser duro d’orecchie ... è un’altra corbelleria, forse tutti gli utenti Veritas allora sono a "udito ridotto" a giudicare da quanto spesso alza la voce (o alzava).

      Riguardo infine a lavorare dietro uno sportello che in quattro ore ecc.: le ribadisco, penso che ogni azienda dovrebbe per lo sportello (come per ogni posto di lavoro) scegliere le persone più adatte, potrebbe non essere il caso di Veritas e tante aziende pubbliche o para-pubbliche ché, tanto, sempre là gli utenti devono venire. Le faccio presente infine che simili atteggiamenti (il tu, la sbrigatività, una certa sufficienza) li riscontravo presso la giovane impiegata che le lavorava accanto: è un esempio che ha ricevuto, la certezza - che dà forza o sicurezza - di un posto di lavoro garantito, cos’altro? 



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