giovedì 26 marzo 2009 - Francesco Piccinini

AgoraVox all’International Press Festival di Perugia

A Perugia dal 1 al 5 Aprile si incontreranno oltre duecento professionisti dell’informazione nell’ambito dell’International Press Festival.

Su tutti la presenza di: Seymour Hersh, firma di punta del settimanale The New Yorker, un vero e proprio mastino sulle tracce degli errori di Bush e del sistema mediatico che lo ha spalleggiato nell’attacco alla Costituzione; Ayman Mohyeldin di Al Jazeera International, unico giornalista straniero a Gaza durante l’ultimo conflitto che trasmetteva tramite gli sms del suo cellulare; Eric Ulken del Los Angeles Times, esperto di giornalismo digitale e Jean Francois Juillard, segretario generale di Reporters sans Frontières.

C’è n’è per tutti i "gusti", i più giovani potranno confrontarsi con il videomaker Benjamin Reece, noto per la sua domanda : "Cosa desideri di bello nella vita?", un tormentone che continuerà anche a Perugia e con i Vanguard Journalist, la pattuglia di cronisti di Current USA. Cinque di loro, Laura Ling, Kaj Larsen, Christof Putzel, Mariana Van Zeller e Adam Yamaguchi, racconteranno i loro viaggi aggrappati ai treni della morte, i convogli che i clandestini centroamericani adoperano per oltrepassare i confini statunitensi, gli arrembaggi a bordo delle navi pirata che infestano le acque della Malesia, i raid con i guerriglieri del Niger, per non parlare del water boarding, la tortura che simula il soffocamento con l’acqua che i Vanguard hanno provato sulla loro pelle per poterne descrivere gli effetti.

I nomi hanno creato attesa su tutti i social network da Facebook a Twitter, tanto che sono già attesi duecento giovani, tra i 15 e i 26 anni provenienti da tutto il mondo. A loro sarà dedicato l’incontro con Hans-Gert Pottering, presidente del Parlamento Europeo, durante il quale verrà presentata la Youth press, l’associazione dei giovani reporter d’Europa.

Sul fronte di Italia ci sono praticamente tutti. Gianantonio Stella, Marco Travaglio, Toni Capuozzo e gli scritti della Fallaci (quelli precedenti al ritiro newyorchese), costituiranno il "dessert" del Festival all’interno del settecentesco Teatro del Pavone, dove è inoltre previsto un incontrotra il direttore di Repubblica Ezio Mauro e quello di El Pais, Javier Moreno sul peso effettivo dei giornali rispetto alla pubblica opinione.

Serra, Gramellini, Berselli e Barenghi saranno "moderati" da Giovanna Zucconi. Riccardo Iacona porterà alla ribalta l’eterno conflitto dei Balcani, Gianni Riotta dibatterà con l’editorialista del Financial Times John Lloyd.

In tempi di grande attenzione sui temi della criminalità organizzata non poteva mancare una parte dedicata con Lirio Abbate, Raffaele Cantone, Peter Gomes e David Lane dell’Economist pronti a confrontarsi sul nuovo fronte antimafia composto da giornalisti, magistrati e imprenditori. L’incontro tutto al femminile tra Bianca Berlinguer e Rosaria Capacchione, giornalista del Mattino minacciata di morte.

Last but not least il dibattito che vedrà AgoraVox e Pierre Haski, Mario Tedeschini Lalli and Vittorio Zambardino confrontarsi sulle fonti d’informazione del giornalismo 2.0

I dibattiti sono tutti aperti al pubblico e gratuiti. Sul sito del Festival, il programma completo.



9 réactions


  • antonio brindisi (---.---.---.209) 26 marzo 2009 08:07

    Caro Francesco, divertiti. Ma fai anche sapere, se potrai intervenire, che la nostra informazione è agonizzante. Un saluto, Antonio Brindisi


  • Glaros - scrittura creat(t)iva verygod (---.---.---.240) 26 marzo 2009 10:54

     ...Last but non least, Verygod si unisce volentieri alla chiacchierata...


  • alride (---.---.---.14) 26 marzo 2009 16:56

    Verrò al festival.
    Spero di conoscerti di persona.


    • Francesco Piccinini Francesco Piccinini (---.---.---.52) 26 marzo 2009 17:44

      Volentieri... Interverrò il 4 alle 16.00... Ma sarò lì per tutta la durata del Festival (dal 1 al 5).
      A presto
      Francesco


  • malatempora (---.---.---.247) 27 marzo 2009 00:19

    La presenza di Jean Francois Juillard, segretario generale di Reporters sans Frontières, organizzazione ambigua finanziata dalla C.I.A.(affermazione dallo stesso confermata)con personaggi di rilievo e sopratutto veri giornalisti,stona in un contesto cosi importante.Vorrei un po’ capire chi legittima determinate organizzazioni.Se poi mi è consentito,deviando un attimo dall’argomento in questione, vorrei chiedere al direttore di Agoravox della presenza per alcuni giorni di un video del "blocco studentesco"movimento legato ad ambienti neofascisti.Al di là del servizio allucinante e disinformativo di detto video, ma con con questo sito cosa c’entra? Per favore non mi si tiri in ballo il discorso della presunta obiettività sul presentare opinioni diverse.Grazie per ogni eventuale risposta.


  • malatempora (---.---.---.189) 28 marzo 2009 14:21

    Riprovo ad inviare un nuovo commento, sperando non faccia la fine del precedente non apparso. Confermo ciò da lei precisato sull’articolo in questione ma non ho ricevuto risposta.Poi ritornando in tema vorrei gentilmente sapere cosa ci fa Jean Francois Juillard, segretario generale di Reporters sans Frontières(vedasi mio commento precedente) in un consesso di veri giornalisti e sopratutto una sua opinione in merito.


    • Francesco Piccinini Francesco Piccinini (---.---.---.199) 28 marzo 2009 15:01

      Su Jean Francois Juillard non saprei, l’invito è stato fatto dall’organizzazione e non mi esprimo su fatti che non conosco, Ho riportato la sua presenza al festival e spero di poterci parlare per darle una risposta più precisa.
      Le ho risposto inviandole un link ad un video per sapere se si riferiva a quello o ad un altro ma non ho avuto risposta. Riguardando in archivio penso che si riferisca al video di C6 TV, una web TV che si occupa trasversalmente di varie tematiche. Perché non avremmo dovuto pubblicarlo?


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