venerdì 25 agosto 2023 - Riccardo Noury - Amnesty International

Accordo commerciale Tanzania-Emirati, chi lo critica finisce in carcere

Il 10 giugno il parlamento della Tanzania ha ratificato l’accordo di collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti riguardante lo sviluppo, la gestione e le attività commerciali dei porti dello stato africano, la creazione di zone economiche speciali, parchi logistici, corridoi commerciali e relative infrastrutture.

Non tutti sono stati entusiasti. L’avvocato e attivista Boniface Mwabukusi (nella foto) si è rivolto a un tribunale sostenendo che l’accordo contenesse clausole in contrasto con la Costituzione della Tanzania e mettesse in pericolo la sovranità e la sicurezza nazionali.

Dopo che, il 10 agosto, il tribunale gli ha dato torto, è stato arrestato. Stessa sorte per Willibrod Slaa, ex parlamentare e ambasciatore tanzaniano in Svezia, e per l’attivista Mdude Nyagali.

Poco prima degli arresti, avvenuti il 12 e il 13 agosto, l’ispettore generale di polizia Camilius Wambura aveva annunciato a mezzo stampa il pugno duro per chi avesse criticato l’accordo attraverso “dichiarazioni sediziose” che “chiamano alla protesta nazionale” e “incitano a rovesciare il governo”.

Ai tre arrestati è stata negata la libertà provvisoria su cauzione. Secondo il loro avvocato, rischiano addirittura l’imputazione di tradimento, punibile con la pena di morte.

 




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